L'Aquila: congresso Pdl, sale la tensione. Ex azzurri pronti a non votare Magliocco

02 Febbraio 2012   17:33  

L'ufficializzaione della candidatura a sindaco di Giorgio De Matteis getta benzina sul fuoco che infiamma il dibattito all'interno del Pdl, a due giorni dal congresso provinciale. Dopo la defezione del gruppo che fa riferimento a Carla Mannetti, che non parteciperà al plenum, cresce l'insofferenza degli ex Forza italia che considerano quella dell'Aquila una partita troppo importante da potersi permettere di perderla.

Nonostante ci sia una lista unitaria, che grazie all'accordo tra il segretario uscente Gianfranco Giuliante e l'onorevole Sabatino Aracu prevede che alla guida del partito vada il ticket Alfonso Magliocco-Donato Di Cesare, il consigliere regionale Luca Ricciuti prepara una durissima relazione per il congresso di domenica. E ricordando i 5.700 voti incassati alle regionali, respinge al mittente tutte le insinuazioni dei "Giuliante boys" che in questi giorni hanno provato a mettere a tacere tutti i malpancisti ricordando come in democrazia contino i numeri.

Ricciuti chiede "dignità per la componente che si sente meno rappresentata ma soprattutto in ordine alla linea politica". "A prescindere dalle primarie serve un confronto con De Matteis" spiega. E anche se, ammette, "sarebbe meglio che lui accettasse" di parteciparvi, quello delle primarie "non è l'unico metodo di confronto. Esiste anche il confronto politico, fatto all'Aquila e non all'esterno, all'interno del quale si ragiona per una coalizione che sia alternativa a quella di Massimo Cialente".

"E' assurdo - aggiunge poi Ricciuti - che a chiedere ciò debba essere chi come me, soprattutto ultimamente, non è considerato come moderato; mentre non lo fa chi si professa come tale".

A chiedere un cambio di rotta, assieme a Ricciuti, ci sono molti degli ex azzurri, a partire dai consiglieri comunali Franco Mucciante, Enzo Lombardi, Adriano Perrotti.

"Se dal congresso emergeranno posizioni di chiusura" e verrà esclusa l'ipotesi di confrontarsi con altre componenti politiche alternative alla sinistra "esprimerò dissenso, nel congresso ma non solo. Le scelte devono essere avallate da chi ha la responsabilità di non fare figuracce" conclude Ricciuti. E non è esclusa l'ipotesi che la componente che fa riferimento al consigliere regionale non voti il candidato segretario provinciale.

Marco Signori


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