L'Aquila, faccia e stagione contro l' Aprilia
Faccia a faccia ultras-giocatori. Biglietti a prezzi popolari
Una stagione in novanta minuti. E forse anche qualcosa in più, perché domani L’Aquila contro l’ Aprilia, oltre al campionato, si gioca la faccia.
Di fronte un avversario tonico, col vento in poppa di una rimonta che ha fatto passare i pontini dall’ anonimato di un campionato partito con altre ambizioni, ma mai decollato, alla concretissima possibilità di giocarsi gli spareggi promozione. Anche grazie ad un mercato invernale oculato che ha portato in dono a Vivarini gente del calibro di Pignalosa e Lacheheb.
Un avversario ostico già in tempi normali, figurarsi per una squadra con il morale sotto i tacchi dopo il filotto di quattro sconfitte consecutive.
Hanno suonato la sveglia gli ultras, che proprio oggi pomeriggio hanno stretto i giocatori in un duro faccia a faccia. Da parte di chi rivendica che quelle magliette rossoblù escano sudate dal campo, il messaggio è stato chiarissimo: o si gioca per vincere, oppure che scenda in campo la Berretti.
Serve l’ impresa, di quelle che oltre ai tre punti riaccendono la scintilla giusta per affrontare i play off. Sarà pure un’ illusione, visti il momento e le tante problematiche, ma come abbiamo già avuto modo di scrivere, L’Aquila ha il dovere di provarci. Per se stessa e per la piazza. La società ha ridotto il prezzo dei biglietti (5 euro la curva, 5 la tribuna laterale, 10 la tribuna centrale) e permesso l’ ingresso gratuito a donne e minorenni. Tra tanto scoramento e rassegnazione vale la pena provarci, puntare tutti insieme all’ obiettivo. In fondo è l’ ultima al Fattori e di tempo per i processi presto ce ne sarà parecchio.
Papagni recupera Testa e Capparella dalle squalifiche, mentre ancora non è chiaro se Garaffoni riuscirà a disfarsi del gesso in tempo utile e se Carcione potrà essere recuperato. Dovrebbero rimanere di certo out Campinoti, Colussi e Giglio.
Ma in fondo, ed in tutta sincerità, non ci interessa chi ce la farà, chi non ce la farà o chi si inventerà di non farcela. Assenze, scelte, moduli, in questi momenti tutto passa in secondo piano. Con una stagione in ballo e nell’ ultima di fronte al proprio pubblico, chiunque scenda in campo, si ricordi semplicemente di correre e di vincere. (a.f.)
