L'Aquila, il centro universitario dedicato a "Michelone" ancora chiuso

13 Dicembre 2011   09:51  

Lo stato di Israele ha voluto onorare la memoria di Hussein Hamade, detto Michelone - deceduto, a soli 21 anni, il 6 aprile 2009, sotto il crollo dell’ala nord della Casa dello Studente - con una consistente donazione per la costruzione del nuovo Centro polifunzionale a Campo di Pile, L’ Aquila.

Il Centro universitario, é stato realizzato al costo di circa 2 milioni di euro con i contributi dello stato di Israele ma anche con le donazioni de l’Università Luigi Bocconi di Milano, del comune di Campione d’Italia, della Banca Popolare di Sondrio, dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri, della Coca Cola Italia, di Sky  Italia, dell'ADSU che si è assunta l‘onore della gestione.

Il Centro completamente antisismico, si sviluppa in 850 mq, con aule polifunzionali, sala mensa do oltre duecento posti, aula multimediale aree verdi.

Particolarmente commovente è stata la cerimonia ufficiale di inaugurazione il 23 settembre c.a. alla presenza delle alte cariche dello Stato da quelle civili a quelle religiose: l’ambasciatore dello Stato di Israele in Italia Ghideon Meir - che ha voluto al suo fianco la presenza dei genitori e familiari del compianto Michelone; il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta, il capo del dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli, il pro‐rettore dell’università dell’Aquila Roberto Volpe, il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi il sindaco Massimo Cialente, l’attuale commissario dell’ADSU dell’Aquila dott Francesco D’Ascanio, il vescovo di L'Aquila, i più cari amici di Michelone.

Ma dal giorno dell’inaugurazione, il centro è ancora chiuso. L’avvocato Wania Della Vigna – difensore e rappresentante legale dei genitori e dei più stretti congiunti della famiglia di Hussein Hamade - esprime il proprio rammarico per la persistente chiusura del centro universitario. Esprime costernazione per i genitori di Michelone che, grazie all’ambasciatore Meir sono venuti da Kaboul, villaggio della Galilea a L’Aquila spinti dal desiderio che il loro figlio continui a vivere nella memoria di altri studenti anche grazie a questo centro, nella città di L’Aquila tanto amata da essere scelta come sede universitaria; costernazione per lo stato di Israele e per tutti i donatori, nonché costernazione per gli studenti dell’università di L’Aquila che non possono utilizzare questo bellissimo ed utilissimo dono.  


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