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"Dal 1°agosto, dopo sette anni di lotta prima e impegno sinergico con tutte le forze sociali e politiche a livello locale, regionale e nazionale poi, dopo 18 mesi di pendolarismo su Roma, il traguardo di riportare all'Aquila la scuola di alta formazione Hr Services, gruppo Telecom Italia, è stato raggiunto". Lo affermano le Rsu di Hr Services, Paola Lattanzi, Luciana Del Beato e Sergio Fiorenza. I 48 dipendenti hanno trovato, infatti, ospitalità presso la Scuola della Guardia di finanza a Coppito, vedendo così premiata la tenacia nel perseguire, anche in piena emergenza terremoto, il loro progetto: evitare lo smantellamento della scuola all’Aquila con conseguenti licenziamenti e, quindi, perdita di posti di lavoro. "Era doveroso che, come formatori dell’Ict e con conoscenze tecniche, gestionali e manageriali dimostrassimo che eravamo all’altezza della sfida", affermano. "Credere in un progetto significa lottare, superare le divisioni - motivano le Rsu - non farsi strumentalizzare, decidere insieme e liberamente, fare rete a livello locale e nazionale, colloquiare e confrontarsi con tutti, indirizzando tutte le energie verso l’obiettivo comune: la difesa del posto di lavoro, la rinascita della nostra città, un futuro migliore per tutti".I lavoratori, insieme alle Rsu, vogliono ringraziare "le nostre famiglie che hanno condiviso gioie e sacrifici e quanti hanno sviluppato una prima bozza progettuale da verificare e realizzare: il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, i vertici della Scuola della Gdf e di Telecom Italia, l'arcivescovo Giuseppe Molinari che ci ha sempre sostenuti nel lungo percorso con la parola e la preghiera e non ultimi i mass media a tutti i livelli che hanno tenuta sempre viva l’attenzione sul 'caso Reiss Romoli L’Aquila'".Per i lavoratori, "fondamentale, inoltre, è stato il coordinamento del governo nazionale con il Comando generale delle Fiamme Gialle e le amministrazioni centrali e locali dello Stato. Questo lavoro di rete ha premiato un impegno appassionato che ha messo a dura prova tutti gli attori del progetto: dai rappresentanti delle Rsu ai dipendenti, dai vertici aziendali ai referenti politici locali, regionali e nazionali".Quindi quando c'è "unità d’intenti e tutti lavorano per il perseguimento di un obiettivo comune, che pone al primo posto la dignità di cittadini aquilani, di lavoratori e di progettisti del proprio futuro, i risultati arrivano e questa vicenda dovrebbe essere un modello anche per la rinascita della nostra città. Il nostro impegno continua per valorizzare in sinergia con tutti gli attori la nostra presenza sul territorio".