L'Aquila, 'lista aperta' denuncia carenza posti letto per gli studenti

"Pubblicate le graduatorie per l’assegnazione dei posti letto per gli studenti universitari presso la ex Caserma Campomizzi, riscontriamo come sia stata coperta la domanda di soli 221 universitari, numero certamente insufficiente sia rispetto alle reali esigenze della popolazione studentesca, sia rispetto alle effettive possibilità che il complesso della caserma potrebbe offrire se solo, ad esempio, si consentisse anche l’ assegnazione della palazzina C, finora letteralmente 'occupata' da alcuni cittadini aquilani". Lo denunciano i rappresentanti della 'lista aperta L'Aquila'.

"Il problema della certezza dell'alloggio si può oggi considerare una priorità assoluta per gli studenti, e il contesto che oggi la città dell' aquila presenta, in molti casi, rischia di complicare ulteriormente il compimento di tale necessita: la difficoltà nel trovare un alloggio,i prezzi troppo spesso gonfiati in maniera difficilmente sostenibile per la gran parte degli studenti, oltre che il poco adeguato sistema dei trasporti pubblici  costituiscono solo alcuni esempi della situazione che gli studenti si trovano a dover affrontare.

Senza dimenticare la lentezza dei lavori di messa in sicurezza della Reiss Romoli, struttura che potrebbe ulteriormente migliorare l'offerta di alloggi. Nel frattempo ci stiamo impegnando nel sollecitare gli organi competenti affinchè l’ex Caserma Campomizzi possa offrire un servizio adeguato, vista l'assenza di alcuni tra i beni fondamentali negli alloggi come i frigoriferi, la cui installazione rappresenta una esigenza primaria degli studenti. Ci è stato, tra l'altro, assicurato che dalla prossima settimana saranno erogate tutte le borse di studio relative all’anno accademico 2010/11; a questo aggiungiamo la necessità che venga monetizzata la quota relativa ai pasti non erogati nel periodo di chiusura delle mense da luglio 2010 a gennaio 2011.

Ci auspichiamo - concludono gli studenti - che le autorità competenti rispondano ai numerosi appelli degli studenti e che quest’ultimi siano rivalutati come una grande risorsa per la città dell’Aquila.