L'Aquila: niente soldi per sfollati, albergatori in stato di agitazione

17 Febbraio 2012   13:41  

L’odierna riunione del Comitato di Presidenza di Federalberghi provinciale, all’unanimità, ha indetto lo stato di agitazione della categoria nell’intera Provincia e preannuncia per le prossime settimane, provvedimenti di riduzione del personale e chiusure di numerose strutture alberghiere che non sono più in condizione di proseguire le proprie attività, stante la drammatica situazione attuale.

"Ci auguriamo - si legge in una nota di Mara Quaianni, Celso Cioni e Ada Fiordigigli - che gli Amministratori locali, i Sindaci e le Istituzioni comprendano per davvero che la situazione sta precipitando e che, senza interventi immediati, la crisi potrebbe causare conseguenze economiche ed occupazionali non reversibili, visto che oltre alle difficoltà derivanti dai mancati incassi da parte del Commissariato Straordinario per le popolazioni sfollate, non esiste a tutt’oggi alcuna programmazione turistica del territorio che possa davvero rilanciare un settore strategico per il sistema economico provinciale.

Infine è utile precisare che le sottoscritte Dirigenti di Federalberghi non intendono essere prese in giro dal Sindaco Cialente che si dice 'stupito' delle dichiarazioni che abbiamo rilasciato ieri sulla scorta delle interviste che lo stesso Cialente aveva reso sull’emittente televisiva nazionale La7.

Allora, carissimo Sindaco, se proprio deve stupirsi di qualcuno dovrebbe stupirsi solo di se stesso e possiamo dire che siamo oltre la soglia del grottesco. Ormai, purtroppo, siamo semplicemente al ridicolo. Quindi, caro Sindaco, invece di farneticare eviti battute su cose serie che riguardano decine di aziende e centinaia di addetti.

Per tornare sulle serie difficoltà della nostra categoria - conclude la nota - forse sarebbe il caso che il nostro Sindaco invece di inventare metafore, facesse la sua parte ed intervenisse per sollecitare i pagamenti a chi di dovere".


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