L'Aquila: primi risultati dopo la mobilitazione

Sbloccati 700 ml di fondi CIPE

10 Luglio 2010   12:59  

La firma di giovedi mattina del Ministro Tremonti che ha sbloccato finalmente i 700 milioni di euro di fondi Cipe, previsti dal Decreto Abruzzo per le aree colpite dal sisma, è stata salutata dal sindaco e vice commissario Massimo Cialente e dall'affollatissima assemblea dei cittadini a Piazza duomo di ieri, come un primo tangibile risultato della manifestazione del sette luglio a Roma, e che in parte stempera l'amarezza per i sui esiti violenti, non previsti, non voluti.

Questi fondi, che tra 15 giorni saranno finalmente nelle casse dei Comuni, serviranno per pagare i lavori già eseguiti per puntellamenti e ristrutturazioni, salvando così tante piccole ditte dal rischio f alimento. Ora si attendono misure immediate per pagare anche gli assegni di autonoma sistemazione di cui hanno diritto 27mila sfollati, e la cui erogazione è in ritardo di mesi.

E' questo però un primo passo verso il vero obiettivo di quella che oramai in città una mobilitazione permanente: ottenere una sospensione del pagamento e restituzione di tasse, mutui e tributi, parificabile a quanto deciso a seguito di altri terremoti, molto di più insomma di quanto previsto dall'emendamento governativo che fissa la restituzione in 10 anni delle tasse non pagate, a partire da gennaio 2011 e al 100% del totale. Una misura che non salverà tante aziende dal tracollo definitivo, e tanti lavoratori dalla disoccupazione.

Questione ancora assai dibattuta, è poi la disponibilità o meno dei 2 miliardi di euro per la ricostruzione pesante previsti dal decreto Abruzzo.
I soldi fanno osservare compatte le associazioni di categorie, sono solo stanziati ma di fatto non materialmente fruibili, perché i potenziali beneficiari, ovvero i cittadini che devono ristrutturare le abitazioni, hanno oggettive difficoltà ad accedervi per la difficoltà delle procedure burocratiche e la poca chiarezza di linee giuda e decreti attuativi.

''Per 8.800 cantieri - fa osservare poi il vicecommissario Cialente - già partiti e, soprattutto, con la previsione di un numero di domande per le abitazioni in categoria E stimato tra le 25.100 e le 34.800 pratiche relative agli 8.700 edifici, il personale tecnico è assolutamente insufficiente''.

E mentre Cialente chiede dunque altro personale, si registra una defezione dalla maggioranza che lo sostiene al Comune. E' il caso del consigliere Pd Francesco Valentini, che va via sbattendo la porta a seguito della nomina ad assessore di Stefania Pezzopane, scelta afferma in una nota. ''non ragionata e condivisa né con il gruppo consiliare né con i cittadini, i quali sono costretti ad assistere inermi agli innumerevoli avvicendamenti nelle varie poltrone man mano lasciate libere''.

MANOVRA: EMENDAMENTO PER DEROGA A PATTO SU SPESE INVESTIMENTI NEI COMUNI DEL CRATERE IN DISSESTO

Deroga al patto di stabilita' per i comuni dell'Aquila in stato di dissesto, sulle spese per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Lo prevede un emendamento del relatore, Antonio Azzollini, presentato e approvato ieri sera in commissione Bilancio del Senato. "I comuni e le province dell'Aquila in stato di dissesto - si legge nel testo - possono escludere dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilita' interno relativo a ciascuno esercizio finanziario del triennio 2010-2012 gli investimenti in conto capitale deliberati entro il 31 dicembre 2010 anche a valere sui contributi gia' assegnati negli anni precedenti, fino alla concorrenza massima di 2,5 milioni di euro". E' inoltre autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per il 2010 per consentire agli stessi comuni di far fronte al pagamento dei debiti accertati dalla commissione straordinaria di liquidazione, nominata con decreto del presidente della Repubblica su proposta del ministro dell'Interno.

 


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