L'Aquila rugby nel fango: Walter Navarra parla della storia della trattativa
Il documento esclusivo - L'offerta ignorata dalla società
In mezzo L'Aquila Rugby, intorno il caos.
Che L'Aquila Rugby non fosse un'isola felice era sospettato e sospettabile già da diverso tempo.
Vediamo la situazione in evoluzione, partendo dall'inizio.
I Navarra si sono accostati a L'Aquila Rugby tramite le richieste da parte dello staff tecnico nero verde. La prima fase di analisi si è mossa in due direzioni parallele e complementari: l'analisi tecnica e quella societaria. Tutto ciò accadeva tra Dicembre 2010, Gennaio e Febbraio 2011.
La indagini iniziali, dalle parole della stessa famiglia Navarra, erano indirizzate alla richiesta del permesso nell'avanzamento della trattativa e il conseguente inizio delle conversazione, accostate ad un avvicinamento diretto con la squadra aquilana.
La richiesta ufficiale di acquisto, depositata e firmata da Walter Navarra e Romano Marinelli, prevedeva una risposta della società entro l'8 Aprile. Ciò significa che entro quella data sarebbe dovuto assolutamente arrivare un NO oppure un SI. Come tutti sappiamo la risposta non è mai arrivata e nella conferenza stampa tenutasi il 28 Aprile alla 99 cannelle, Romano Marinelli dichiarò che le due parti erano vicinissime ad un accordo e che, soprattutto, non c'erano altri interlocutori.
Qualche giorno dopo cominciò a serpeggiare la notizia di una fantomatica cordata di imprenditori aquilani. Questa cordata è ufficialmente venuta allo scoperto nella giornata di ieri e, per adesso, è costituita da Taddei, Palmerini, Iannini, Frattale e lo stesso Marinelli.
Ciò equivale a dire che ciò a cui abbiamo assistito in quella ormai famosa conferenza stampa fu solo un enorme bluff, dato che chi si era detto felice e contento di affermare l'imminente conclusione degli accordi con i Navarra, in realtà, forse, stava già trattando con altri imprenditori.
Questa, per adesso, è l'ultima puntata della lunga trattativa.
A breve, invece, ancora tramite le parole dei due imprenditori aquilani, cercheremo di capire cosa potrà accadere in futuro.
Matteo De Santis
