L'Aquila sprecona, reti inviolate con la Vigor. L'Aquila - Vigor Lamezia 0 a 0

Ciotola inventa ma spreca, L'Aquila non va oltre il pari

23 Dicembre 2012   20:11  

Solo un punticino sotto l’ albero di Natale rossoblù. Per la gioia della Vigor e per la delusione di chi sperava si concretizzassero regali migliori al Fattori. E dopo i momenti di esaltazione vissuti con le tre vittorie di fila, c’ è già chi mugugna e vede di nuovo nero.

I vecchi calciofili, però, dicono che nel pallone ci vuole equilibrio. Quella rara virtù con cui bisogna analizzare prima la classifica e poi le ombre e le luci del match.

Poco o nulla cambia dal punto di vista della graduatoria. Certo, il punto in due giornate ha in qualche modo compromesso il rimontone che i rossoblù stavano mettendo in atto. Ma in fin dei conti L’Aquila resta sempre a cinque punti dalla zona promozione, con una partita da recuperare e con gli scontri diretti alle porte.

Della prestazione diremo poco. E’ mancato un filo conduttore, una costanza di gioco e di idee, con l’ occasione spesso affidata solo alla giocata del singolo. Nel finale per un certo calo fisico (campo pesantissimo, deleteria la concomitanza rugby-calcio), ma anche in avvio per ragioni diverse. In generale è sembrata una squadra meno cattiva del solito, non solo in attacco (diremo poi), ma anche in mezzo al campo. Dove, palese, si è fatta sentire eccome l’ assenza di Agnello e dei suoi sette polmoni.  

Di contro, però, L’Aquila le sue occasioni le ha create e pure cristalline. Almeno cinque, con tutti e tre gli attaccanti protagonisti e un Ciotola super fino agli ultimi 7-8 metri. Sarebbe bastato il lampo giusto e staremmo parlando d’ altro. Ma nel calcio non si vince se non la butti dentro. Anzi, verrebbe paradossalmente da scrivere che, vista la montagna di occasioni sciupate, si tratta quasi di un punto guadagnato. Perché calcio insegna che, a furia di mangiarti gol, spesso finisce che la perdi. E l’ occasione di Rana al 31’ ha fatto correre brividi di freddo su più di una schiena al Fattori.

Quanto ai singoli, ci soffermiamo solo su due reparti. Dopo un girone d’ andata, in attacco manca chi la butta dentro. E gli ultimi due match insegnano. Hai voglia a parlarne e riparlarne. E’ vero, Improta e Infantino valgono la bellezza di 15 gol. Ma spesso segnati nell’ ambito di goleade. Insomma, non per sminuire, ma se vuoi vincere (sottolineamo, vincere, altrimenti per i play off va bene così) manca chi ti risolve la partita con un guizzo. Chi ti capitalizza la prima occasione utile, non l’ ottava. Il Ginestra o il De Sousa della situazione insomma.

In mezzo al campo forse è solo questione fisica per Menicozzo. Perché il suo ruolo in campo si traduce in corsa, corsa e poco altro ed ultimamente lascia presagire ampi margini di miglioramento.

Mentre invece, andremo pure controcorrente, ma all’ ultima d’ andata ci sentiamo di dover rimandare a gennaio Iannini. Nulla di personale, per carità. Ottimo professionista, brava persona, ma è il classico giocatore che o piace, o non piace. E in quel ruolo non disprezzeremmo maggior rapidità, qualche tocco in meno, più corsa e meno ghirigori. Se dal mercato per quel reparto bisogna pescare dal cilindro, beh ci piacerebbe che spuntasse un metronomo di quelli seri, di quelli in grado di far girare la squadra con più ritmo e costanza. Altrimenti non vale la pena rompere gli equilibri di spogliatoio.  

Di Nicola in sala stampa si sbilancia e fa presagire una campagna acquisti mirata. Vedremo, intanto il 6 arriva la capolista.

La cronaca. Poche emozioni in avvio, le uniche note rilevanti sono il tentativo di Carcione su punizione al 14’ ed il destro innocuo di Infantino al 18’. Manca però l’ idea giusta, così a scuotere l’ inerzia del match è la Vigor al 23’, con Giacinti che ci prova dopo un batti e ribatti in area, il suo destro lambisce il palo.

Niente più fino agli ultimi minuti, quando L’Aquila si risveglia dal torpore iniziale e crea tre nitide palle gol nel giro di sei minuti. Al 37’ Improta serve in verticale Ciotola che scatta sul filo del fuorigioco e da solo davanti a Forte chiude troppo il sinistro e manda a lato. Poco dopo cross dalla destra di Ciotola, Infantino incorna ma manda sopra la traversa. Al 44’ Improta raccoglie in area il cross di Ciotola, si libera di Marchetti e di sinistro manda di nuovo a lato. In chiusura blitz calabrese, De Luca di prima intenzione spara di sinistro dal vertice dell’ area, brividi per Testa. 

Nella ripresa L’Aquila sembra più convinta e crea ancora un paio di occasionissime nel giro di quattro minuti. Protagonista sempre Ciotola. Al 12’ sul cross di Ligorio la palla carambola sui piedi dell’ esterno che, incredibile, da due passi scivola al momento del tiro e cicca la sfera. Poi al 16’ sul lancio di Mucciante, controlla, brucia Cascione in area e spara forte di destro, con Infantino solo a un metro dalla linea. E’ un buon momento che non si ripeterà più. Ianni cambia e passa al 4-2-4 inserendo Colussi al posto di Iannini. Ma la mossa non produrrà altri effetti se non quelli di aprire spazi in mezzo al campo. E al 31’ è proprio la Vigor che per poco non passa. Catanese pesca Rana in area, Gizzi scivola e lo lascia libero di calciare: destro violento ma fuori misura.

L’AQUILA – VIGOR LAMEZIA 0-0

L’AQUILA (4-3-3): Testa 6; Rapisarda 6 (dal 15’ s.t. Gizzi 5), Petta 6, Mucciante 6, Ligorio 5,5; Menicozzo 5,5, Iannini 5 (dal 30’ s.t. Colussi s.v.), Carcione 5,5; Ciotola 6 (dal 37’ s.t. Triarico s.v.), Infantino 5,5, Improta 5,5. (Modesti, D’ Amico, Agnello, Albanese) All. Ianni 5,5.

VIGOR LAMEZIA (4-3-1-2): Forte 6; Rondinelli 5,5 (dal 24’ s.t. Monopoli 5,5), Marchetti 5,5, Gattari 6, Cascione 5 (dal 18’ s.t. Crialese 5); Martino 5,5, Giuffrida 6, Giacinti 6; Catalano 5 (dal 17’ s.t. Catanese 6); De Luca 6, Rana 5,5. (Zelletta, Saccà, Cirianni, Di Maira) All. Costantino 6

ARBITRO: Di Ruberto di Nocera Inferiore 5.

NOTE: spettatori 800 circa, incasso di 3800 euro. Ammoniti Rondinelli, Carcione, Forte, Gizzi, De Luca, Infantino. Angoli 4 a 6.

Alessandro Fallocco


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