L'Aquila tornerà a volare? Non per gli studenti...

La protesta alla Reiss Romoli

11 Gennaio 2010   11:00  

Gli studenti beneficiari di posto letto presso la residenza universitaria “Guglielmo Reiss Romoli”, tra i pochi fortunati che hanno trovato un alloggio a L'Aquila, tornano a denunciare disservizi e problemi. Pubblichiamo la loro lettera, e ricordiamo che la città dell'Aquila e gli aquilani hanno un debito enorme nei confronti degli studenti universitari fuorisede. Tra le vittime del terremoto ci sono anche loro, morti sotto le macerie di case affittate in nero e a prezzi da usura e non sicure a causa di illecite ed ardite ristrutturazioni come dimostrerà l'inchiesta del Procuratore Rossini e speriamo successive condanne penali. E anche nel post-terremoto ci sono  avidi pizzicagnoli  di posti letto  che continuano imperterriti a speculare sull'agusto mercato degli affitti. Nell'indifferenza generale, anche da parte degli studenti vittime degli illeciti.

''Gli studenti residenti presso la Reiss Romoli, a distanza di un mese e mezzo dal loro ingresso nella struttura e nonostante la trattativa intrapresa con i sig. Delvecchio e D'Ascanio rispettivamente direttore amministrativo dell'Università degli studi dell'Aquila e commissario straordinario dell'ADSU Abruzzo, ad oggi 8 gennaio 2010 si trovano ancora nelle medesime pessime condizioni di vita.
Malgrado in data 21 dicembre 2009 vi sia stato un incontro in Regione Abruzzo tra una delegazione degli studenti residenti e D'Ascanio, quest'ultimo non ha rispettato l'impegno della risoluzione dei vari problemi entro il 7 gennaio.
Anche se all'interno della struttura è presente un locale lavanderia, non ci sono state ancora fornite le lavatrici e non sono stati eseguiti i lavori per installarle.
Per quanto riguarda invece il servizio di ristorazione, esso si presenta ancora fortemente scadente in quanto il cibo viene cucinato a Sora e trasportato nelle mense universitarie dell'Aquila. Inoltre, la sera viene riproposto lo stesso pasto risultato in eccedenza a pranzo, o addirittura il giorno prima, senza nemmeno essere scaldato. Infine, viene costantemente respinta la nostra legittima richiesta di ripristino del servizio mensa all'interno della struttura.
Non è stata approntata alcuna miglioria nemmeno al regolamento interno della Reiss Romoli, in quanto i ragazzi residenti sono ancora costretti al rientro forzato alle 3 di notte e sono impossibilitati a ricevere visite da persone esterne.
Ultima ma non per importanza, la problematica relativa alle fermate degli autobus situate nell'immediata vicinanza della struttura, le quali sono sprovviste di apposite pensiline e si trovano su di una strada scarsamente illuminata e molto trafficata, di conseguenza ad alto rischio.
Dato il persistere di questi disservizi e nonostante la richiesta d'incontro con l'arch. D'Ascanio prevista nella mattinata dell'otto gennaio 2010 e non avvenuta per assenza ingiustificata dello stesso, gli studenti rinnovano lo stato d'agitazione dando come ultimatum per la risoluzione delle problematiche il giorno martedi 12 Gennaio 2010, preannunciando mobilitazioni nella medesima settimana.''


Un mese fa gli studenti avevano scritto:


''A otto mesi dal terremoto agli occhi degli italiani sembra che a L’Aquila sia ritornata la piena normalità. Si è detto molte volte che anche l’Università è ripartita a pieno regime, quando al contrario gli studenti aquilani (fuori sede e non) si trovano ad affrontare quotidianamente notevoli disagi: dal problema dei trasporti alla carenza dei posti letto e ai prezzi esorbitanti dei pochi disponibili, alla scarsissima qualità del servizio mensa, per non parlare della mancata riattivazione di sale studio e biblioteche indispensabili per noi studenti.
Di particolare rilevanza è la situazione che riguarda i 211 studenti beneficiari di posto letto presso la residenza universitaria “Guglielmo Reiss Romoli”.
Questi ragazzi hanno ottenuto l’ingresso nella struttura tramite un regolare bando di concorso pubblico, a cui è seguita un’altrettanto regolare graduatoria basata sul reddito ISEE.
Nel momento in cui siamo stati invitati tramite telegramma o e-mail a sottoscrivere il contratto, previa versamento di un’onerosa cauzione (450 euro per il posto in camera doppia e 600 euro per quello in singola), siamo venuti a conoscenza di spiacevoli sorprese riguardanti il regolamento interno alla residenza non presente nel bando di concorso pubblicato sul sito dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari dell’Aquila.
Riportiamo di seguito il contestato articolo 13 del regolamento:

    “All’interno della residenza gli studenti non possono ricevere ospiti: il personale addetto alla guardiania potrà procedere in ogni momento alla verifica, anche nelle singole stanze, della presenza di soggetti estranei alla residenza e procederà eventualmente all’allontanamento degli stessi, relazionando all’Azienda sulla sussistenza di situazioni irregolari.
    Al fine della sicurezza non è possibile accedere alla residenza dopo la mezzanotte.”

Risulta anche ambiguo un passo dell’articolo 8:

    “E’ altresì vietato… far entrare persone nella stanza salvo il personale autorizzato dall’Azienda”.

In seguito a numerose sollecitazioni per la modifica del suddetto articolo presentate sia al commissario dell’Adsu, arch. F. D’Ascanio, sia al direttore amministrativo dell’Università degli studi de L’Aquila, dott. Filippo Del Vecchio, a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta ottenendo in cambio soltanto rifiuti ad ogni nostro tentativo di incontro e/o dialogo.
Ad un mese dall’ingresso nella residenza non sono stati ancora attivati i servizi primari e fondamentali per una normale convivenza.
In primis non è ancora attivo il servizio mensa all’interno della residenza nonostante la stessa sia dotata di un ristorante funzionante fino al mese di Luglio.
Inoltre, dato che l’articolo 8 del regolamento vieta l’utilizzo di piastre e fornelli di qualsiasi tipo, è necessario che venga riattivato il bar all’interno della residenza.
Non è presente un servizio di lavanderia, nonostante ci siano all’interno della Reiss Romoli locali adibiti a tale scopo.
Infine le fermate prossime all’intero complesso universitario della Reiss Romoli sono sprovviste di pensiline e aree d’attesa sicure, esponendo gli studenti che vi si recano ad un notevole rischio dovuto al transito di veicoli ad elevata velocità insieme ad un carente impianto di illuminazione stradale.
Gli studenti residenti, in stato d’agitazione, chiedono che venga ripristinato al più presto il regolamento degli anni precedenti relativo alle residenze universitarie e l’attivazione in tempi brevissimi (prima di Natale) dei servizi mancanti.


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