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Dopo Repubblica, Ulisse di Alitalia e Abruzzo Beni Culturali è la volta del prestigioso QuiTouring. Il bimestrale del Touring Club,
tra i più letti in Italia, dedica un numero quasi interamente alla
tragedia che il 6 Aprile ha colpito il territorio aquilano e gli
aquilani. La rivista ripercorre tutte le tappe facendo analisi, per
prima volta, in base ai dati e non alle supposizioni.
Ora ciò che conta non è fermarsi. Ricostruire subito e fare arrivare di nuovo i turisti. Il viaggio di QT tra gli operatori turistici abruzzesi. La rivista inizia così la sua analisi…
Naturalmente l’inizio è dedicato completamente al sisma ed in particolare al racconto di una signora che associa quei momenti al cadere dei bicchieri. Al recupero beni, alle verifiche di agibilità, alle file ed alle varie scartoffie, che chi non ha abbandonato L’Aquila, ha dovuto riempire quasi quotidianamente.
Bello il reportage intitolato “Al lavoro per ripartire” effettuato tra Rocca Calascio e Poggio Picenze, realtà dell’aquilano duramente colpite dal terremoto ma che non vedono l’ora di ripartire per tornare a vivere la normalità con l’intervista al Presidente di Assoturismo Abruzzo a cui fa eco Michela Brambilla, Sottosegretario al Turismo.
La rivista analizza il pensiero di chi vede un lato positivo in questo cataclisma, nella speranza di non essere abbandonati dallo Stato, con il titolo “Questa per noi deve essere un’occasione di vera rinascita” e non un punto di arrivo come le cose lascerebbero pensare e i più pessimisti intendere. Solita visita al borgo di Santo Stefano di Sessanio in cui la parola d’ordine è “Indicare una data può essere uno stimolo per rimettere in ordine e al più presto”. Qui si era creato un piccolo miracolo turistico e addiritura, paradosso, si era arrivati ad avere più posti letto che a L’Aquila. Adesso la gente si sente tornata indietro di 10 anni. La caduta della Torre Medicea è dura da digerire per tutti: “E’ dura non vedere più il simbolo del paese”.
QT dedica molte pagine anche al capoluogo d’Abruzzo con moltissime foto e analizza il dramma della Chiesa con la città senza più campane. Una volta c’erano 99 chiese adesso bisognerà al più presto ripristinarne una…
