L'Assessore Pepe, sentenza Tar per pascoli fantasma è un passo importante per gli allevatori

28 Gennaio 2015   10:00  

L'Assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, ha accolto favorevolmente le motivazioni riportate nella sentenza n. 00802 del 19 dicembre scorso, in cui viene annullata la sospensione cautelativa emessa dallo stesso TAR, che permetteva la presentazione delle domande PAC per l'attribuzione dei premi a chi effettuava pascolamento tramite terzi.

"Il pascolamento deve essere effettuato solo quando l'azienda possiede in proprietà il bestiame e non con quello di terzi", ha continuato Pepe che ribadisce la posizione espressa insieme ad altre Regioni come le Marche nella Conferenza Stato Regioni del 21 Gennaio e che auspica, a questo punto, l'osservazione della sentenza del TAR nel tavolo di concertazione ministeriale per l'approvazione del decreto di attuazione della PAC per il periodo 2015-2020, al fine di garantire la disponibilità dei pascoli agli allevatori abruzzesi, veri custodi del territorio montano. Già aluglio, infatti, Pepe aveva scritto una nota ufficiale denunciando la truffa dei "pascoli fantasma".

"Mai più" l'aveva scritto l'assessore - "i terreni agricoli abruzzesi dovranno finire nelle mani di società fittizie, che non hanno un solo capo di bestiame, ma che li utilizzano solo come "carta" per percepire contributi indebiti dall'Unione Europea".

Ora, alla luce della sentenza TAR del Lazio, che conferma la validità delle motivazioni espresse da Pepe, l'assessore è tornato a parlare della vicenda sottolineando che il verdetto rappresenta "un passo importante per la tutela dei pascoli abruzzesi".


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