'La settimana prossima la Regione, con i propri avvocati, dovra' essere rappresentata in un'aula di tribunale per difendere la scelta del Difensore Civico regionale. Si doveva e si poteva evitare di arrivare a un simile epilogo. Ancora oggi si puo' e si dovrebbe rimediare con un provvedimento amministrativo che revochi la nomina'. Lo ha dichiarato il consigliere dell'IdV Cesare D'Alessandro. 'E' evidente - osserva - che la mancata consegna dei curricula degli aspiranti candidati ai consiglieri regionali per una disamina obiettiva dei titoli presentati e' stato un errore. E' possibile, pero', rimediare anticipando il TAR Abruzzo che si pronuncera' al riguardo il 18 novembre, visto che il Consiglio regionale si riunira' un giorno prima, il 17 novembre, e potrebbe approvare una delibera di revoca del dottor Grossi'. 'Anche in politica l'errore e' ammesso - precisa D'Alessandro - Qualche giorno fa l'onorevole Giovanardi, componente del Governo, si e' scusato con la famiglia Cucchi, dopo aver rilasciato una infelice dichiarazione sul figlio morto in circostanze tutte da chiarire. Il dottor Grossi, a mio parere, ha sbagliato a presentare la domanda di nomina a Difensore Civico, inopportuna alla luce delle notizie di stampa che lo riguardano e mai smentite; ha sbagliato ancor di piu' quando ha annunciato finte dimissioni, poi mai date. Ma ancor piu' grave e' l'atteggiamento di un Organismo istituzionale che si ostina a difendere l'indifendibile'. 'Si riconosca l'errore, si dia ai consiglieri regionali la possibilita' di leggere i curricula e valutare - ha concluso il consigliere dell'IdV - si assuma una nuova decisione evitando di apparire, oltre che essere, una classe politica dirigente di nani e ballerine che gioca a nascondino con i giornalisti'.

Difensore civico regionale, l'imbarazzante insediamento di Grossi