L'Idv esce dalla Giunta, il Prc prende le distanze

Le reazioni politiche

14 Luglio 2008   14:02  

L'Italia dei valori se ne va: tuona l'onorevole Costantini: "La politica è marcia, mai più Pd". Dopo gli arresti di stamani l'Italia dei Valori abruzzese ha deciso l'immediata uscita dalla giunta regionale, riconsegnando la delega dell'assessore Augusto Di Stanislao. Lo ha comunicato Alfonso Mascitelli in conferenza stampa. Mascitelli ha parlato anche della 'necessita' immediata di tornare alle urne. Gli abruzzesi - ha aggiunto - hanno il diritto sacrosanto di decidere una nuova classe dirigente in tempi brevi'. Subito, quindi, le elezioni anticipate. Mascitelli ha spiegato di aver dato incarico al capogruppo di cominciare ad elaborare una mozione da sottoporre al consiglio regionale per decretarne lo scioglimento attraverso la sfiducia. L'Idv spera, pero', nelle dimissioni 'spontanee' del presidente Del Turco, vista la gravita' del momento. Mascitelli ha annunciato che ai prossimi appuntamenti l'Idv 'non fara' sconti a nessuno, e la questione morale, a questo punto, torna al primo posto'.

Da oggi,. dichiara l'on. Carlo Costantini inoltre l'Italia dei valori chiude definitivamente ogni rapporto con l'attuale gruppo dirigente del Pd . A seguito degli arresti, l'Italia dei valori ha deciso di preparare una mozione di sfiducia e di ritirare la rappresentanza in giunta regionale. Solo da poco, tra l'altro, dopo tre anni di rottura, l'Idv e' entrata in giunta, con Augusto di Stanislao (al quale Del Turco aveva dato la delega alla Formazione). La mozione di sfiducia - ha spiegato Costantini - sara' presentata "tra oggi e domani", e per farlo e' necessaria la sottoscrizione di un quinto dei consiglieri. Deve essere approvata, invece, dalla meta' piu' uno dei consiglieri. Poco importa, per il parlamentare, se arriveranno o meno le dimissioni di Del Turco. Costantini ha commentato che l'uscita dall'esecutivo avviene "con dolore, per lo straordinario lavoro messo in campo da Di Stanislao per la formazione professionale, ma in questo momento si impongono posizioni nette". Sempre Costantini ha parlato di "una politica abruzzese marcia" e ha ringraziato la magistratura che ha "avuto il merito di far emergere un sistema di illegalita' che aveva irrimediabilmente inquinato le istituzoni regionali. Il ringraziamento - ha aggiunto - e' ancora piu' forte in un momento di forte attacco della politica alla magistratura".(AGI) Cli/Plt

Rifondazione prende le distanze

"Rifondazione Comunista si e' sempre opposta a tutte le iniziative di cartolarizzazione; valga per tutte il non voto nella Giunta del 29 Gennaio 2008 relativa all'affidamento alla Deutch Bank, le interrogazioni ripetutamente inviate in materia, fino agli esposti alle Procure di Pescara, Chieti, Teramo e L'Aquila proprio relative alle storture nell'occupazione di posti letto in alcune strutture della sanita' privata". Lo affermano in una nota il segretario regionale del partito, Marco Gelmini, e la capogruppo in Consiglio regionale, Daniela Santroni. "Rifondazione Comunista - aggiungono - si e' battuta in questi anni per il miglioramento ed il rinnovamento della sanita' abruzzese. In questo senso vanno i provvedimenti per il ridimensionamento ed il controllo della sanita' privata. Restiamo doverosamente in attesa del pronunciamento da parte della magistratura sulla vicenda aperta. Restano la riflessione politica e le valutazioni da avviare subito sull'esperienza di governo del centro-sinistra. E' necessario su questo una profonda riflessione sul rapporto tra il PD e l'amministrazione pubblica ormai al centro di numerosi, pesanti e continui interventi da parte della magistratura. Continuiamo a pensare e a batterci perche' la pubblica amministrazione risponda agli interessi collettivi: questo resta in nostro impegno".E dichiara il leader nazionale Paolo Ferrero: "L'urgenza della questione morale è più urgente che mai, è "tutt'altro che archiviata e da archiviare. Anzi, va messa al centro dell'attenzione politica e istituzionale, al pari della sempre più acuta e urgente questione sociale. Quella questione va messa anche al centro dell'azione di ricostruzione di una sinistra degna di questo nome".

Stefania Craxi e i solcialisti abruzzesi solidali con Ottaviano Del Turco

"Del Turco non si e' comportato bene con Craxi, ma in veste di criminale nessuno l'ha mai visto". Stefania Craxi lo afferma nella nota in cui sottolinea che "il protagonismo della magistratura italiana non finisce mai. La Procura abruzzese si e' gia' resa celebre, ai tempi di Tangentopoli, per avere arrestato l'intera Giunta regionale e il Presidente Gaspari, che aveva usufruito dell'elicottero dei Vigili del fuoco per un breve trasferimento. Accuse ridicole finite nel nulla". "Ma chi - si chiede la deputata Pdl e sottosegretario agli Esteri - autorizza la magistratura ad erigersi tutelatrice della moralita' pubblica? Nell'Assemblea regionale d'Abruzzo non c'e' un'opposizione vigile cui spetta il controllo della regolarita' amministrativa? Sono incriminate piu' di trenta persone e l'opposizione non si e' accorta di nulla? Se il sistema democratico funziona cosi' male, in Italia, magistrati e Di Pietro - conclude - avranno sempre vita facile".

"Sulla vicenda che ha visto coinvolto, questa mattina, il presidente della regione Abruzzo Ottaviano Del Turco esprimiamo, oltre alla solidarieta' umana, l'auspicio che non si esca dal solco garantista e che non prevalga la tentazione di emettere sentenze di colpevolezza prima che la giustizia abbia compiuto il proprio corso". E' quanto dichiara il segretario del partito socialista Riccardo Nencini, commentando la notizia dell'arresto del governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco.

 

 

 


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