L'Inferno nella Marsica: Vendono la Figlia e lo Sposo Designato e la Famiglia la Fanno Schiava

07 Marzo 2024   12:06  

Una famiglia composta da padre, madre e figlio di origini romene, ma residente da tempo in città, è stata arrestata con l'accusa di riduzione in schiavitù, aggravata dalla giovane età della vittima, una quindicenne anch'essa di nazionalità romena.

La vicenda ha preso avvio lo scorso ottobre, quando una pattuglia del Nucleo radiomobile ha notato la ragazza chiedere l'elemosina per strada, riuscendo a allontanarla dai suoi aguzzini. Si è scoperto che la giovane era stata "prelevata" con l'inganno dal suo paese d'origine e costretta a una sorta di "affido" in cambio di denaro, concordato dalla madre.

Le indagini, condotte dalla Compagnia dei Carabinieri e coordinate dalla procura distrettuale antimafia dell'Aquila, hanno svelato uno scenario agghiacciante: la ragazza, giunta in Italia nel 2022, era stata privata della libertà di movimento, dei documenti e dei contatti esterni. Costretta a svolgere le faccende domestiche e a mendicare per le strade, i proventi venivano poi consegnati ai suoi aguzzini.

L'intervento dei carabinieri lo scorso autunno ha messo fine a questa terribile situazione. La vittima è stata accolta in una struttura protetta, mentre la famiglia è stata arrestata e trasferita in diverse carceri della provincia in attesa di comparire dinanzi al giudice per l'interrogatorio di garanzia.

Si tratta di un caso che ha scosso profondamente l'opinione pubblica e che evidenzia l'importanza della vigilanza e della prontezza delle forze dell'ordine nel contrastare fenomeni così gravi.


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