L'Istat prevede moderato recupero dell'inflazione nel 2015

07 Maggio 2015   12:51  

 L'inflazione segnera' un moderato recupero dal 2015. Lo prevede l'Istat spiegando che in prospettiva, l'attenuazione delle spinte deflative esogene, imputabile in via principale al deprezzamento della valuta europea, riportera' l'inflazione su un sentiero positivo. 
   
Nella media del primo quadrimestre, ricorda l'istituto, l'inflazione si e' attestata su un valore leggermente negativo ma in ripresa: dopo la forte caduta di gennaio (-0,6%) la variazione annua dei prezzi al consumo e' risultata nulla in aprile.  

L'andamento dei prezzi al consumo, sottolinea l'istituto, e' stato determinato dalla discesa delle quotazioni del petrolio e dalla debolezza della domanda interna, che hanno favorito il manifestarsi della fase di deflazione. L'intero sistema di formazione dei prezzi ha riflesso le pressioni deflative provenienti dalle componenti esogene.

I ribassi dei costi petroliferi hanno contratto significativamente i costi energetici, nonostante il rapido deprezzamento registrato dall'euro nel periodo piu' recente.

Nel quadro della prolungata debolezza della domanda di consumo, ulteriori spinte alla riduzione dell'inflazione sono venute dalle basse pressioni delle componenti interne dei costi, con una dinamica salariale rimasta molto contenuta e margini di profitto modesti.

Ne e' conseguita una discesa dell'inflazione di fondo (definita escludendo i prodotti energetici, alimentari e i tabacchi) su valori storicamente bassi (+0,3% la crescita su base annua in aprile). In presenza di una evoluzione contenuta delle determinanti interne, la dinamica dei prezzi e' prevista debole per gran parte del 2015.

Nella media dell'anno, il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie si attestera' su un valore positivo ma prossimo allo zero (+0,2%).

Nel biennio successivo, nel quadro di una netta inversione di segno del contributo della componente esogena e del miglioramento dello scenario macroeconomico interno, riprendera' il processo inflazionistico.

In assenza dell'applicazione delle clausole di salvaguardia relative ad accise e aliquote Iva, nel 2016 il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie e' previsto in media all'1,4% mentre nel 2017 si attestera' su un valore appena superiore.


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