L'Odissea per gli sfollati continua

Toto sequestra i pendolari aquilani

11 Maggio 2009   12:51  

Tutte le mattine, per  gli sfollati che si sono alzati di buon mattino per raggiungere il posto di lavoro, arrivare a L'Aquila è stato un autentico inferno. Un inferno fatto di macchine in coda e burocrazia inevitabile, a quanto pare. Ci vogliono due ore mezza per percorrere 60 km di strada, la maggior parte delle quali passate incolonnati aspettando di entrare in città, dove li aspetta quella che chiamano 'vita di ogni giorno'  La causa di tutto questo marasma è da ricercarsi nel fatto che molti utenti compilano il modulo che certifica lo stato di vittime del sisma (e consente loro di non pagare il pedaggio), solamente una volta arrivati al casello, ed è impossibile per il casellante essere rapido ed efficiente allo stesso tempo. Di qui l'invito della Società Autostrade a munirsi preventivamente del tagliando, scaricabile dal sito www.stradadeiparchi.it.  I tagliandi verranno poi girati alla Protezione Civile per il rimborso.
In realtà, tutto sarebbe più semplice se chi deve effettuare questi controlli avesse un elenco degli sfollati. In questo modo, basterebbe esibire un documento d'identità al casello per poter passare. Ma il problema è che Strade dei Parchi non è in possesso di tale elenco, e quindi è impossibile risolvere la faccenda in questo modo. La Società Autostrade ha comunque precisato che occorre una memoria del passaggio al casello, e quindi l'esibizione del documento non è sufficiente. La burocrazia ha la meglio anche sugli stati di emergenza quando manca il buon senso.
A complicare il tutto, nella mattinata di oggi un incidente stradale nei pressi del casello di Collurania, non segnalato dalla cartellonistica stradale, ha causato code per 15 km fino al Centro Commerciale Gran Sasso.
La Polizia Stradale ha smentito i disagi, sostenendo che, quando la fila ha raggiunto i 2 km (pochi, a loro dire), sono state alzate le sbarre e le macchine sono passate senza pagare. Abbiamo fatto un calcolo: 2 km di traffico equivalgono a ben 500 macchine incolonnate una dietro l'altra. Quindi, solo nel momento in cui la situazione è divenuta insostenibile, si è deciso di rinunciare alla fredda burocrazia per venire incontro agli utenti.
"La gente non può pretendere di passare senza pagare, e avere i permessi velocemente nello stesso momento: è impossibile. Se ripristinassimo il pagamento al casello, ci sarebbe la metà della fila.", ha chiosato la Polizia Stradale. Come dire: ad uno sfollato basta pagare per avere i servizi che gli spettano. I soldi possono tutto.

Francesco Balzano

 


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