L'allarme della Confindustria: arriva l'onda lunga della crisi

01 Febbraio 2010   14:29  

Lancia un grido d'allarme la Confindustria abruzzese: l'economia regionale nel 2010 sarà travolta dall'onda lunga della crisi globale. E a confermarlo purtroppo sono i freddi numeri: nel corso del 2009 ad esempio secondo i dati ufficiosi dell'Istat il Pil abruzzese è crollato del 5-6%, le esportazioni calano del 29,7%, le grandi aziende sono in crisi profonda, il ricorso alla cassa integrazione è più che quadruplicato, il tasso di disoccupazione nel 2010 è destinato a superare e di molto l'attuale 7,6%.

''Le proposte e le sollecitazioni alla politica regionale della Confindustria sono sempre le stesse - commenta amareggiato il presidente Marrollo - sono quelle che ribadiamo da dieci anni, come la semplificazione amministrativa, l'abbattimento del debito, le leggi di settore per ricerca e accesso al credito, l'eliminazione degli enti inutili, e dei consorzi industriali.'' Proposte però che non si sono mai trasformate in realtà, e allora, come dicevano i latini, repetita juvant.

Nel servizio intervista al presidente di Confindustria Calogero Marrollo.

SINTESI DATI ECONOMICI ABRUZZO

PIL

Nel 2008 il PIL procapite dell’Abruzzo è stato di 21.564 Euro contro una media nazionale di 26.278 euro. A livello provinciale il Pil Procapite più basso è stato della provincia di L’Aquila 20.636 euro. Teramo 21.882; Pescara 21.560; Chieti 22.345.

In termini di numero indice (Italia = 100): più basso L’Aquila 78,5 e più alto Chieti 85,0.

Per l’Abruzzo, gli ultimi dati indicano una diminuzione del PIL del -0,3% nel 2008, (L’Aquila –0,7%; Chieti -1,7%; Teramo +0,2%; Pescara +0,7).

Per il 2009, a livello previsionale, le valutazioni ufficiose dell’Istat indicano una diminuzione del -5/-6% per la Regione.

Il tasso di natalità/mortalità delle imprese in Abruzzo, nel terzo trimestre del 2009, è dello 0,51%.

Nel 2008 era dello 0,41%. Rispetto al trimestre precedente il tasso di L’Aquila è 0,99%; Chieti 0,27%; Pescara 0,54%; Teramo 0,42%.

Per L’Aquila il tasso è aumentato dell’1,40% per l’intero 2009.

 

Esportazioni

Nel 2008 sono cresciute del +4,9%, rispetto al 2007, con una quota del 2,1% rispetto alle esportazioni nazionali. Le province abruzzesi hanno aumentato la percentuale di esportazione: Chieti +6,1%, L’Aquila +4,2%, Teramo + 0,2% e Pescara +4,7%.

Nei primi nove mesi del 2009, rispetto allo stesso periodo 2008, le esportazioni sono scese in Abruzzo del -35,7. Nel terzo trimestre 2009, rispetto allo stesso periodo del 2008, le esportazioni sono scese in Abruzzo del -29,7%. Le province: Chieti -31,1%, L’Aquila -34,4%, Teramo -28,2% e Pescara -6,2%.

 

Mercato del lavoro

L’Istat indica che nel 2008 il tasso di disoccupazione per l’Abruzzo è stato del 6,6%.

A livello provinciale nel 2008: L’Aquila, 8,6%; Teramo, 5,3%; Pescara, 6,5%; Chieti, 6,0%.

Il tasso di occupazione del 2008, tra i 15 e i 64 anni, in Abruzzo, è stato del 59,0%. L’Aquila, 57,7%; Teramo, 60,6%; Pescara, 60,1%; Chieti, 57,7%.

Il tasso di attività del 2008, tra i 15 e i 64 anni, in Abruzzo, è stato del 63,1%. L’Aquila, 63,2%; Teramo, 64,0%; Pescara, 64,2%; Chieti, 61,5%.

Nel terzo trimestre 2009 per l’Abruzzo il tasso di disoccupazione è del 7,6%, il tasso di occupazione è del 56,3% e il tasso di attività al 61,0%.

Per l’intero 2009 Starnet-Unioncamere prevede una diminuzione del tasso di occupazione del -2,3% per L’Aquila; -2,6% Teramo; -2,5% per Chieti e Pescara e una diminuzione del tasso di occupazione del -2,5% per l’Abruzzo.

Il monte ore della cassa integrazione guadagni in Abruzzo nel 2008 ha subito una diminuzione del -7,3% rispetto all’anno precedente. A livello provinciale si registra: + 93 % nella provincia di Chieti, -34% nella provincia di L’Aquila, + 22% nella provincia di Pescara e -22 % nella provincia di Teramo.

 

Nel periodo Gennaio-Dicembre 2009, con una notevole accelerazione, le ore autorizzate sono arrivate a circa 34,2 milioni, pari a oltre sei volte le ore dello stesso periodo del 2008.

Le province più coinvolte per il complesso delle ore sono Chieti e L'Aquila.

Il settore metalmeccanico è arrivato a quasi il 50% del totale ore autorizzate.

L’aumento in % nel periodo considerato è stato di +471,6 per Chieti, +366,6 per L’Aquila, (Città +726,1), +293,1 per Pescara e + 588,5 per Teramo.

Per l’Abruzzo: CIG +439%, Indennità di Disoccupazione +68%, Mobilità +15%. La sola gestione ordinaria della CIG è aumentata nel periodo del 881,3%.

Il complesso degli ammortizzatori sociali più importanti - CIG, Mobilità e Disoccupazione - nel periodo gennaio-dicembre 2009 ha raggiunto in Abruzzo la cifra di 36.250 unità.
Rispetto al 2008, il
numero medio di beneficiari è più che raddoppiato (122,8%).

 

 

 Il rapporto 2009 dell'economia abruzzese

 


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