L'arcivescovo di Lanciano contro il Centro oli

29 Settembre 2008   10:22  

"E' una difesa del territorio e della salute dei cittadini, non una battaglia contro lo sviluppo industriale, né contro l'Eni, in particolare, la posizione della Conferenza episcopale abruzzese e molisana"; è quanto a ribadito oggi in conferenza stampa l'arcivescovo di Lanciano e Ortona Carlo Ghidelli, presidente. Con la precisazione alla stampa di mons. Ghidelli resta ferma la posizione delle istituzioni ecclesiastiche regionali contro la nascente raffineria di Ortona, che ricade nel territorio della diocesi frentana. "Non c' è da parte nostra - ha aggiunto Ghidelli - l'intenzione generalizzata ad arrestare iniziative volte a creare benessere per il territorio, né facciamo campagne elettorali. La presa di posizione sul Centro Oli è tra l'altro derivata anche dalla necessità di essere in sintonia con quanto detto dal Papa al raduno mondiale di Sidney, dove si è parlato molto di salvaguardia dell'ambiente". Posizione questa di Benedetto XVI ribadita oggi, quando ha di nuovo parlato di salvaguardia del creato. Ghidelli, ha poi aggiunto "il libro della Genesi parla chiaro: il Signore ha creato e consegnato all'uomo per 'dominare', che non significa 'sfruttate e fate quello che volete'. Nostro compito è collaborare alla conservazione e alla promozione genuina e autentica del territorio. Se lo deturpiamo è come se facessimo harakiri ". Sul Centro Oli la Ceam era già intervenuta con un documento nel quale i prelati sottolinearono che " non sarebbero stati indifferenti rispetto ai problemi che riguardano il fazzoletto di terra che ci è affidato". Il progetto Eni per Ortona venne così definito "una minaccia grave per le nostre regioni". Ghidelli ha concluso "Sentiamo il dovere di farci voce delle paure del popolo di Ortona e della zona frentana per la costruzione di un centro di raffineria, attività industriale considerata per le risorse naturali del territorio tra le più inquinanti e devastanti ".

 


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