L'attività dell'inps: recupero crediti evasi, primato in Abruzzo

07 Febbraio 2011   12:35  

Lavoro nero, evasione fiscale, cassa integrazione sono i dati Inps che meglio inquadrano lo stato di salute lavorativa della regione Abruzzo.

Il dato essenziale emerso già nei giorni scorsi rileva come la crisi, sia ancora in pieno corso. Sebbene il dato sia migliore di quello del 2009, mostrando così segnali di ripresa, di fatto nel 2010 le ore di cassa integrazione in abruzzo hanno superato i 33 milioni.
Globalmente il ricorso alla cassa integrazione salariale ha fatto registrare un decremento del 5,8% rispetto al 2009.

Piccoli segni di ripresa a L'Aquila dove la cassa integrazione in deroga, nell'intera provincia, è diminuita del 30%. Il territorio più in crisi è quello di Chieti.

Un dato che l'Inps denuncia è quello delle difficoltà cui devono far fronte gli invalidi civili. Una macchina burocratica elefantiaca e antica condanna chi è vittima di incidenti di lavoro a non ricevere la pensione necessaria a vivere. Nonostante un intervento legislativo del 2009, non si riescono ad accorciare i tempi di erogazione delle pensioni.
E in Abruzzo si registra un primato dell'attività quella del recupero crediti, che comprende l'emersione del lavoro nero, nel 2009 è cresciuta in regione del 15% passando dai 134 milioni del 2008 ai 153 milioni del 2009. Attività ispettiva anche molto sviluppata in Abruzzo. Nonostante le difficoltà dovute alle carenze di personale, nel 2010 è stata accertata l'evasione di 23 milioni di euro.

La situazione generale è in lieve ripresa ma non si è usciti dalla crisi.

Intervista

Pietro Saraceni - Presidente Comitato regionale Inps Abruzzo 


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