Secondo il quotidiano on line Dagospia il deputato teramano Augusto Di Stanislao sarebbe ad un passo dall'abbandonare l'Italia dei valori, partito a cui era approdato dopo un lungo e faticoso pellegrinaggio che ha avuto come tappe i Ds di Veltroni e Fassino, l'Udeur di Mastella, e infine appunto l'Idv di Antonio Di Pietro.
Il suo sarebbe un ritorno all'ovile, cioè al Partito Democratico (ex-Ds), attraverso la costituzione di un mini-gruppo nel gruppo misto del Senato.
Ecco un passaggio dell'articolo di Dagospia.
'' L'Idv è a pezzi. La possibilità di mantenere il gruppo parlamentare alla Camera è ad altissimo rischio e, a partire già dai prossimi giorni, potrebbe subire un'emorragia stimata in almeno quattro deputati.
Ieri sera tardi, quando si è riunito, presso la sede nazionale dell'Idv, l'intergruppo di deputati e senatori per fare il punto, filtrava solo l'ultima, disperata, richiesta dell'ex capogruppo alla Camera Massimo Donadi: «Tonino, fai un passo indietro». Richiesta che sarà seccamente respinta al mittente.
Il tracollo del gruppo parlamentare alla Camera (oggi già a rischio perché a quota venti) sotto la soglia di sicurezza indispensabile per avere diritto a mantenere un gruppo non mette paura ai dipietristi doc. «Ci daranno la deroga - dicono - ci sono precedenti in tal senso», ma fonti vicine alla presidenza della Camera non sembrano così convinte che finirà proprio in questo modo: «Se il gruppo Idv scende sotto i venti deputati è probabile che dovrà iscrivere i suoi parlamentari al Misto».
Del resto, spiega un'altra fonte vicina a uno dei vicepresidenti, «in tempi di lotta agli sprechi è difficile sostenere che bisogna spendere altre decine di milioni di euro, e per pochi mesi, quando non si ha più diritto al gruppo autonomo».
Al di là della questione parlamentare, resta il problema politico. Donadi ha visto Bersani («Per parlare di politica. Non entro nel Pd», ci ha tenuto a precisare subito) l'altro ieri. Poi, nel pomeriggio di ieri, ha visto il leader della piccola ma combattiva formazione dei Moderati, capeggiata dal deputato torinese, indipendente nel Pd, Giacomo Portas.
Oltre a Donadi ci sarebbero, poi, un altro paio di deputati dell'Idv già con le valigie in mano. Si parla del campano Nello Formisano e del teramano, cioè abruzzese, Augusto Di Staninslao, mentre un altro dimissionario dal gruppo Idv, il toscano Fabio Evangelisti, spiega: «Mi dimetto da deputato, ma resto nel gruppo».
L'idea che sta maturando tra questi deputati dissidenti in toto dalla linea isolazionista di Di Pietro è di costituire un sottogruppo all'interno del gruppo Misto (bastano tre deputati per averne diritto) che potrebbe contare in questo momento su cinque parlamentari: Donadi, Formisano, Di Stanislao, un altro ex-Idv, il piemontese Renato Cambursano e il pugliese Lorenzo Ria, dimessosi da pochi giorni dall'Udc di Casini per aderire al Pd.
Il nome, per ora ventilato, del mini-gruppo sarebbe Riformisti per il centrosinistra. Obiettivo: costruire la quarta gamba della coalizione, oltre alle tre già presenti (Pd, Sinistra e libertà, Psi), per dare spazio e voce a moderati e riformisti come a movimenti civici, a partire da quella lista arancione che sta costruendo il sindaco di Napoli De Magistris.