La Cisl a Pescara critica la Manovra: "Occorrono sforzi o guai per l'Abruzzo"

09 Settembre 2011   14:04  

Il Vice di Bonanni, Giorgio Santini, Segretario Aggiunto della Cisl oggi a Pescara, ha speso parole di critica nei confronti della Manovra finanziaria. "Avevamo chiesto come forze sociali che nella manovra ci fosse una forte riduzione delle spese improprie, delle inefficienze, anche dei costi legati alla politica, agli assetti istituzionali, alla proliferazione, per esempio, di società partecipate, ma tutto ciò è stato progressivamente abbandonato e questo è un problema serio".

"Ora vedremo questo disegno di legge di ieri relativo alle province - ha aggiunto -, capiremo meglio dal testo se può essere efficace o no, però mancano veramente molte cose, soprattutto sui tagli dei costi della politica e sui tagli di tutte le società collegate alle istituzioni che andavano ridotte". "Non si è agito sul piano dell'equità - ha proseguito Santini -, perché si è ricorsi all'aumento dell'Iva, sganciato da una riforma fiscale che avrebbe dovuto controbilanciarne, per i redditi più bassi, gli effetti negativi e quindi rimangono solo gli effetti negativi che l'Iva porterà per i redditi bassi, senza nessuna contropartita fiscale che invece era necessaria, e non si è agito sui redditi alti". "C'era un contributo di solidarietà che era entrato all'inizio della manovra, ma è stato progressivamente tolto - ha proseguito -, ed è stato poi messo un pro forma sopra i 300mila euro che riguarda pochissime persone. Noi crediamo che sia necessario, lo diciamo anche dell'economia della tenuta dei saldi, rapidamente recuperare su questo terreno". "Noi pensiamo che i redditi più alti, i patrimoni immobiliari, le forme di ricchezza nelle sue varie articolazioni - ha sottolineato il segretario generale aggiunto - debbano partecipare di più, in maniera molto più forte allo sforzo di risanamento dei bilanci. E questo rimane un tema aperto anche nella fattispecie delicatissima, ma ineludibile, del contrasto all'evasione fiscale perché che da questa manovra, che deve recuperare un sacco di miliardi, siano sostanzialmente esclusi i quasi 120 miliardi dell'evasione fiscale è veramente un problema serio sul piano dell'equità. Sui redditi più alti e sull'evasione fiscale - ha concluso - bisogna fare molto di più".


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