La Cisl: riformare i consorzi industriali

16 Febbraio 2011   11:33  

Per rispondere alle nuove politiche della globalizzazione e dei mercati internazionali, l'Abruzzo non deve cercare solo di risolvere i problemi del risanamento e della sanita', ma deve anche definire una nuova politica produttiva che richiede un intervento urgente ed organico rispetto alla situazione esistente, come sottolineato nel corso di un convegno che la CISL Abruzzo ha organizzato, con la presenza del Segretario Confederale Cisl Luigi Sbarra.

"Importanti obiettivi sono stati raggiunti, come la creazione dei Poli per l'Innovazione, l'attuazione della riforma dei consorzi Fidi, la creazione delle reti d'impresa e la pubblicazione dei bandi sull'innovazione - afferma Maurizio Spina, Segretario CISL Abruzzo - ma restano importanti obiettivi ancora da realizzare. Uno di questi - dice - e' la riforma dei Consorzi Industriali, di cui condividiamo l'obiettivo di pervenire alla costituzione di un solo ente, rispetto ai 7 attuali, con una presenza articolata sul territorio abruzzese ed una politica in grado di essere di sostegno alle imprese.

Tale politica di sostegno si deve concretizzare con l'implementazione dei servizi e l'allargamento dell'erogazione di servizi a quelle imprese che sono attualmente fuori dall'aree di azione dei consorzi, ma anche una politica capace di superare gli angusti ambiti locali per intervenire su tutte le aree produttive della Regione".

La Cisl Abruzzo e la FP Abruzzo chiedono al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore all'Industria di procedere con maggiore incisivita' in direzione dei processi di riordino delle politiche produttive, in modo da poter cogliere le opportunita' che si presentano in un mercato fortemente competitivo e in ripresa.

L'Abruzzo deve completare il processo in atto e non perdere altro tempo utile, attraverso: la riforma della FIRA per rispondere ai requisiti richiesti da Basilea 3; il completamento dell'intesa con Sviluppo Italia per gli incubatori; nuovi strumenti di governance per le aree in crisi Val Vibrata, Valle Peligna e Val Pescara, attivando i contratti di sviluppo locale; interventi sulle PMI per favorire la loro ricapitalizzazione e crescita nella dimensione d'impresa; sostenere gli accordi istituzionali di programma per Automotive e Micron, fondamentali per l'Abruzzo; realizzare una cabina di controllo per le aziende in crisi per la loro ricollocazione sul mercato e sviluppare un confronto con le Multinazionali presenti in Abruzzo per favorire il loro investimento nella Regione.

"Strumenti e obiettivi declinati nel nuovo Patto di Sviluppo che vanno celermente firmati per passare alla fase operativa degli interventi da adottare in Abruzzo" conclude Maurizio Spina.


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