La D'Orsogna a Daniela Stati: '' salvi l'Abruzzo dal petrolio'

La lettera della ricercatrice all'assessore

04 Febbraio 2009   16:39  

Risale al 2 febbraio scorso la lettera che  Maria Rita D'Orsogna, docente di Fisica negli Usa ha scritto all'attenzione dell'assessore all'Ambiente Daniela Stati. Nella missiva sotto riportata la dottoressa esprime la sua preoccupazione per la deriva petrolifera verso cui sembra andare incontro la Regione. Cosciente dei rischi e dei danni permanenti che una simile eventualità arrecherebbe alla cittadinanza come all'intero ecosistema abruzzese, la D'Orsogna si appella alla consapevolezza femminile e materna della Stati, affinchè sfrutti concretamente il ruolo che ricopre, e assolva il compito di tutelare l'Abruzzo e i suoi abitanti dalla petrolizzazione che incombe sulle nostre terre.

"Gentile assessore Stati,

mi chiamo Maria Rita D'Orsogna, sono un fisico, ho 36 anni, sono abruzzese, ma da vari anni vivo e lavoro a Los Angeles dove sono docente universitario.

Le scrivo in merito alla questione della petrolizazione della nostra regione, un problema gravissimo che ci riguarda tutti: da Vasto a Teramo, e passando per l'entroterra: la Majella, LettoManoppello, Sulmona e Navelli sono tutte localita' dove l'industria petrolifera vorrebbe insediarsi.

Tutto questo e' assolutamente incompatibile con l'Abruzzo che conosciamo oggi. Se decidiamo di percorrerla, sara' una strada a senso unico, un processo che irreversibilmente peggiorera' il nostro territorio e la nostra salute.

Ci sono migliaia di articoli scientifici che mostrano come le attivita' estrattive e lavorative del petrolio peggiorino la qualita' della vita delle persone, la loro salute, quella del territorio e delle specie animali e vegetali. In particolar modo le emissioni tossiche derivanti dall'attivita petrolifera causano: danni ai polmoni, al sistema circolatorio, neurologico, alla pelle agli occhi, asma, edemi, aborti spontanei nelle donne, difetti al DNA, tumori, leucemie, linfomi e deformita' nei nascituri.

Le esperienze di Falconara, Busalla, Gela, Viggiano, Priolo, Augusta, Sarroch, Porto Marghera e Manfredonia, Cremona, Trecate e Mantova mostrano inequivocabilmente che in presenza di impianti petroliferi (pozzi e/o raffinerie di qualsiasi genere) i tumori di persone e bambini aumentano drasticamente, i terreni si impregnano di sostanze tossiche, l'agricoltura, il turismo e la pesca muoiono.

In Basilicata il petrolio ha distrutto l'agricoltura. Trovano tracce di idrocarburi nei vini, nel miele, nel bestiame, nelle persone. Il turismo e l'immagine della regione in generale e' in declino, l'emigrazione aumenta. Dal petrolio il popolo non ha avuto nulla e nulla e' stato salvato dalla furia petrolifera. Hanno persino impiantato 15 pozzi di petrolio all'interno dei parchi regionali, inquinando falde acquifere e terreni. Non possiamo permettere che questo accada anche da noi. Sarebbe uno schiaffo morale ai nostri nonni che hanno difeso la terra durante la guerra e ai nostri figli che hanno diritto ad una vita sana.

Spero vivissimamente che anche lei senta questo problema come uno dei piu' gravi della nostra generazione di cittadini abruzzesi. Spero altresì che lei ed il suo assessorato vogliate contrastare in maniera decisa, forte e senza tentennazione alcuna qualsiasi tipo di progettazione petrolifera, scellerata e inutile per l'Abruzzo.

In qualita' di assessore all'Ambiente, lei ha una grande responsabilita' in questo senso, e il futuro delle prossime generazioni di abruzzesi e' nelle sue mani. Come donna, e come mamma, spero che lei abbia a cuore il futuro della nostra gente e che si adoperi in tutti i modi per dire no all'Abruzzo petrolizzato e per dare ai nostri figli un Abruzzo piu' sano, piu' giusto, e non degradato, inquinato e tossico.

Da persona di scienza ho ritenuto di dover fare la mia parte ed ho visitato in lungo ed in largo l'Abruzzo, usando il mio tempo e a mie spese, facendo informazione scientifica, accurata ma comprensibile, riempiendo lo scandaloso vuoto che quelli che l'hanno preceduta hanno creato.

Finora la regione Abruzzo come istituzione non ha fatto nulla per l'informazione concreta, organizzata e reale per i cittadini su questo tema. Spero che questo possa cambiare e che lei senta di potersi fare promotrice di eventi e manifestazioni a livello regionale per continuare a sensibilizzare la popolazione ed in supporto, anche materiale, alle decine e decine di associazioni sorte sul territorio per proteggerlo.

Se desidera maggiori informazioni a proposito, sono disposta a mandarle tutta l'informazione che ho raccolto in questi mesi.

Non vivo in Abruzzo, e il mio futuro quasi certamente si svolgera' lontano dalla mia terra d'origine. Ho dedicato a questo tema molti mesi ormai, con duro lavoro e impegno costante.
Il tutto solo perche' da persona di scienza so che quello ci si prospetta e' molto grave ed io sento l'urgenza fortissima e irresistibile di lavorare per difendere e migliorare il posto da dove vengo anche se non mi e' dato di poterci vivere.

Spero che lo stesso sentimento animi anche lei, e che possa abbracciare questa causa con tutta la passione che ha.

Grazie"

MRD

 

 


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