Riceviamo da Antonio Perrotti della CGIL Dirigenti e pubblichiamo:
''Ho appreso dalla stampa che anche la CGIL /FILLEA aderisce all'assurdo documento dell'ANCE che pretende di rilanciare l'edilizia attraverso l' "abusivismo di Stato" fatto da deroghe, intensificazioni edilizie e altre brutture urbanistico/edilizie ....
Si continua ad ignorare che per imprese che hanno fondato la loro "imprenditorialità" solo sulla rendita fondiaria derivata dai favori della partitocrazia di turno e che continuano a costruire come si faceva 40 anni fa non c'è speranza di rilancio e forse è bene che falliscano prima di provocare alterazioni irreversibili al nostro territorio.
Non posso poi non stigmatizzare il fatto che su tali temi strategici che coinvolgono territorio e ambiente (l'unica vera materia prima di questa regione), non vi sia stato un dibattito e non siano state coinvolte tutte le competenze di cui la CGIL è ricca e che avrebbero contribuito a delineare una posizione più lungimirante ma …probabilmente anche alla CGIL è finito il tempo delle competenze , delle elaborazioni faticose e tutto sta in mano a “disinvolti tuttologi autoreferenziali” che parlano di tutto e ormai assecondano tutto anche le cose peggiori.
Il quadro è assai preoccupante se poi consideriamo che a questo sviluppiamo edilizio corrispondono amministrazioni locali (sindaci) che praticano la via dell’espansione edilizia senza regole, lacci e laccioli …come unica visione perché anche unica vera entrata economica attraverso Oneri di urbanizzazione, IMU e poi TARSU.
Dobbiamo avviare una profonda riflessione proprio su questi temi e delineare un modello di sviluppo alternativo,ecosostenibile che si basi sullo stop al consumo di territorio, sulla riqualificazione dell’esistente e sul recupero dei centri storici in una quadro di valorizzazioni delle invarianti e più ingenerale della biodiversità.''