La Fiom: ''Marchionne pensi ai prodotti e comunichi il piano industriale per la Sevel''

02 Aprile 2012   17:41  

"Vorremmo tanto fugare le preoccupazioni circa il futuro della joint venture Sevel tra Fiat e Psa (Peugeot-Citroen ndr), ma non siamo in grado di farlo perche' non abbiano sufficiente trasparenza sui piani industriali da parte di Fiat, ne' un tavolo aperto al quale discuterne". E' quanto dichiara il segretario nazionale e responsabile auto della Fiom, Giorgio Airaudo, intervenuto a Lanciano per un direttivo sindacale. 

La Sevel spa, joint venture tra Fiat e PSA fondata nel 1978, ha due stabilimenti in Europa impegnati nella produzione di veicoli commerciali leggeri, uno in Val di Sangro e un altro in Francia, a Valenciennes. 

"L'accordo commerciale Sevel scade nel 2017, ci piacerebbe sapere cosa succedera' dopo questa scadenza ma non ci e' possibile - sottolinea Airaudo - tutti i governi recenti, compreso l'attuale, incontrano la Fiat ad personam e non aprono nessun tavolo negoziale. 

Alla Sevel di Atessa, come a Mirafiori, come a Melfi, la Fiat non e' trasparente rispetto agli impegni che ha assunto in Italia". La Sevel di Atessa e' il piu' grande stabilimento d'Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri e attualmente impiega direttamente circa 6.200 lavoratori, oltre 10mila con l'indotto, nella costruzione del furgone Ducato marchio Fiat, Boxer Peugeot, Jumper Citroen. 

"Circa un terzo della produzione dello stabilimento della Sevel in Val di Sangro - conclude Airaudo - e' per i francesi, stando ai nostri dati: una quota significativa che e' arrivata anche a 100mila unita' in passato. Circolano voci che Psa starebbe trattando con altre case automobilistiche (Toyota, ndr) concorrenti della Fiat per produrre in Europa: cosa succedera' al veicolo commerciale della Fiat alla scadenza dell'accordo con Psa nel 2017? Con chi eventualmente sostituiremo Psa? Non siamo in grado di saperlo"

"A giudicare dai numeri tutt'altro che positivi delle vendite di marzo, sarebbe stato meglio che Marchionne si fosse preoccupato dei prodotti della Fiat, piuttosto che dei sindacati". Conclude il segretario nazionale e responsabile auto della Fiom, Giorgio Airaudo, intervenuto a Lanciano per un direttivo sindacale.

"L'ad di Fiat ha messo le mani avanti parlando di marzo come un mese orribile per il settore dell'auto - ha detto Airaudo - e' vero che l'auto risente della crisi dei consumi, ma e' anche vero che Fiat in Europa perde un po' piu' dei suoi concorrenti. Ne sapremo di piu' a breve quando avremo i dati ufficiali di marzo"


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