La Funivia del Gran Sasso Deve Chiudere, Ma si Sciare a Pasqua

30 Marzo 2024   12:37  

La decisione dei giudici amministrativi del Tar Abruzzo di respingere il ricorso del Comune dell'Aquila ha stabilito la chiusura della funivia del Gran Sasso a partire dal 1° maggio, per una data da comunicare successivamente. Questo provvedimento è stato imposto dall'Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie delle infrastrutture stradali e autostradali), che ha richiesto anche la sostituzione delle quattro funi portanti, prevista originariamente per luglio 2028 ad un costo di circa 3 milioni di euro. Nonostante il Comune assicuri la piena sicurezza dell'impianto e la regolarità del suo funzionamento, si profila una battaglia giudiziaria poiché l'Avvocatura si riserva di impugnare la sentenza.

Nel frattempo, nonostante la situazione della funivia, a Pasqua gli appassionati potranno ancora godere delle piste da sci sul Gran Sasso. La stazione di Campo Imperatore, dotata di neve naturale, rimarrà aperta, consentendo agli sciatori di usufruire delle piste, che sono le uniche completamente operative nell'Appennino. Nonostante una stagione invernale difficile, con ritardi nella produzione di neve artificiale e problemi per l'intera filiera dello sci, il Gran Sasso ha registrato un'affluenza significativa, con picchi di oltre 2000 presenze giornaliere durante i fine settimana.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con il PD L'Aquila che ha criticato duramente il presidente del Ctgs Dino Pignatelli e il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, accusandoli di negligenza nell'affrontare le criticità dell'impianto. Il partito ha chiesto le dimissioni di Pignatelli e ha sottolineato la necessità di assumersi responsabilità politiche per la situazione attuale, sottolineando che fondi dal Pnrr potevano essere destinati all'ammodernamento della funivia per scongiurare il blocco delle prossime due stagioni invernali.


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