La Lega Pro che verrà

Gironi Seconda Divisione, possibile stravolgimento

04 Agosto 2010   08:55  

Le mancate iscrizioni o fatali inadempienze di ben venti società di Lega Pro hanno riportato alla luce un problema che già da diversi anni è sotto gli occhi di tutti, ma che evidentemente non è stato mai affrontato e quindi risolto con sufficiente serietà. E' per questo motivo che il presidente Macalli è pronto a dare il via ad un'ampia revisione di tutto il sistema: c'è chi suppone il taglio di uno dei tre gironi di Seconda Divisione o chi addirittura prevede un ritorno alla vecchia Serie C unica, con tre gironi da venti squadre ciascuno. In ogni caso, tutto ciò non avverrà prima di luglio 2011, ma è altresì evidente che la stagione che ci apprestiamo a vivere sarà inevitabilmente condizionata dalle future riforme.
In effetti, qualcosa già inizia a muoversi e non è escluso che dall'odierno Consiglio Federale possano emergere delle sorprese, non tanto riguardo inaspettate esclusioni delle sedici squadre che hanno avuto già numerose rassicurazioni circa un loro ripescaggio, quanto per un possibile cambiamento dei criteri nella composizione dei gironi di Seconda Divisione.
Infatti, eccezion fatta per il girone A che continuerà a fare riferimento alle squadre del Nord Italia, i rimanenti raggruppamenti potrebbero subire delle variazioni.
Essenzialmente, le strade percorribili sono due:
 
Suddivisione Orizzontale.
Questa potrebbe essere l'ipotesi più plausibile; nulla cambierebbe dunque rispetto alla scorsa stagione, con le squadre di Toscana, Emilia-Romagna, Umbria e Marche inserite nel girone B e con quelle di Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia nel girone C. Le esclusioni e i ripescaggi in Prima Divisione di molte squadre del Sud, però, hanno lasciato vuoti numerosi posti che potrebbero essere colmati dalle squadre di Abruzzo e Lazio, due regioni che si trovano sul 'confine' e che quindi si contenderebbero l'accesso nell'uno o nell'altro raggruppamento.
 
Suddivisione Verticale.
Non è da escludere anche questa pista, diventata con il passare dei giorni sempre più plausibile. Sulla falsa riga di ciò che già avviene in Prima Divisione, si arriverebbe ad una suddivisione tanto inusuale quanto originale, non più riferita alla posizione (Centro o Sud) di una regione, ma al mare sul quale essa si affaccia. Per cui, il girone B accoglierebbe tutte le squadre di regioni bagnate dal Tirreno, mentre nel girone C confluirebbero le società appartenenti alle regioni adriatiche.

Numero di squadre per ogni girone.
Cinquantaquattro compagini per la Seconda Divisione? Pura utopia. Infatti, dopo l'ecatombe che ha colpito la Lega Pro, i posti vacanti sono di gran lunga superiori all'elenco delle società che hanno presentato domanda di ripescaggio. Dunque, è molto probabile che si vada verso l'elaborazione di due gironi da sedici e uno da diciassette squadre.
Oggi, tutti questi dubbi saranno comunque sciolti e lasceranno spazio alle certezze del Consiglio Federale, che con il suo verdetto determinerà il destino del prossimo campionato di Seconda Divisione.

Danilo Rosone


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