Anche allestero, nei consolati, è possibile firmare il referendum per la modifica della legge elettorale. Lo fa sapere il coordinatore dellEsecutivo della Margherita, Luciano Neri, che che spiega agli italiani nel mondo che "una firma contro limmobilismo e a favore di una semplificazione del sistema politico e istituzionale, e dellofferta politica che riduca la frammentazione dei partiti e che impedisca a chi ha lֵ% dei consensi o due senatori, di esercitare un ricatto permanente e di bloccare riforme indispensabili per il paese e per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
"Credo sia utile a questo punto sostenere il referendum di fronte allimmobilismo del sistema politico parlamentare - prosegue Neri - che non mi pare sufficientemente determinato nel superare la attuale legge elettorale, una legge che ha cancellato qualsiasi diritto degli elettori nella scelta dei candidati, che ha approfondito il solco tra la società civile, i partiti e le istituzioni. Credo peraltro che per quanto riguarda il voto degli italiani allestero, sia in occasione del referendum che delle elezioni, sia fondamentale dimostrare che la partecipazione consapevole della nostra comunità al voto, sia in grado di esprimersi in forma compatibile con quella italiana. Infatti - conclude Neri - gli avversari del voto allestero troverebbero ulteriori ragioni qualora la partecipazione prevista per il referendum si esprimesse in termini irrilevanti. Per questo credo che promuovere linformazione e la partecipazione, e assicurare la possibilità concreta di firmare il referendum anche nelle realtà italiane allestero sia, aldilà dei legittimi orientamenti di ciascuno, un fattore positivo e qualificante.