La Perdonanza della speranza e delle polemiche

Sterili battibecchi fra soliti guelfi e ghibellini

29 Agosto 2010   12:23  

Momenti di tensione si sono registrati ieri pomeriggio all'Aquila, lungo il percorso del corteo storico, momento clou della Perdonanza celestiniana, quando la polizia ha tentato di rimuove alcuni striscioni di protesta rivolti in particolare al governo e al sottosegretario Letta, che lo rappresentava ufficialmente. Gli striscioni sono stati affissi da una cinquantina di persone aderenti ai comitati cittadini e al "Popolo delle carriole". Uno striscione recitava: "Cialente vergogna, Molinari vergogna, Letta vedi di jttene".
Gli striscioni, per la ferma opposizione dei comitati, non sono stati rimossi. Sul posto e' intervenuto anche il sindaco dell'Aquila Cialente che ha invitato tutti alla responsabilita'.

LETTA SE LA CAVA CON UNA BATTUTA

"E' il giorno della Perdonanza" . Cosi' il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha risposto alla domanda dei giornalisti sulla protesta dei comitati cittadini dell'Aquila. Letta e' giunto in Piazza Duomo all'Aquila attraverso un percorso secondario proprio per evitare il "popolo delle carriole". Sul futuro dell'Aquila Letta ha detto: "Il futuro e' pari alla sua tradizione e alla sua storia. Il futuro che merita e' che gli aquilani sapranno ritrovare, ricostruire e riconquistare". Sul ritorno di Berlusconi all'Aquila il sottosegretario ha detto: "Spero presto".

CIALENTE GETTA ACQUA SUL FUOCO

 "Il governo e' stato sempre rappresentato al corteo della Perdonanza, da 30 anni c'e' sempre stato un suo esponente al fianco di Regione e Province abruzzesi". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, massimo Cialente, rispondendo ai contestatori che gli hanno rimproverato di aver invitato il Governo dopo gli incidenti di Roma quando i manifestanti aquilani furono manganellati in via del Corso.

CHIODI SI ASSOLVE

"La politica non ha nulla da farsi perdonare in occasione del terremoto; la politica ha fatto cose, in occasione del sisma, mai viste prime". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, durante un'intervista televisiva. "L'unica cosa che deve farsi perdonare la politica -ha aggiunto Chiodi- e' quella di aver permesso in passato di costruire dove non poteva essere fatto, e di aver costruito senza il rispetto delle norme urbanistiche e sismiche".

MOLINARI IL DEMOCRATICO

"Nel giorno della Perdonanza c'e' spazio per tutto meno che per questi fenomeni". Lo ha detto l'arcivescovo dell'Aquila, Mons. Giuseppe Molinari, in riferimento alle contestazioni del "Popolo delle carriole" nei confronti del Governo e dl sottosegretario Gianni Letta.

I DIFENSORI DI LETTA

"E' incredibile che una persona che piu' di tutti si e' spesa per ridare la vita ai suoi conterranei venga contestata da quattro professionisti dell'agitazione politica travestiti da terremotati". Lo affermano, in una nota congiunta, Giorgio Stracquadanio e Franz Turchi del Pdl, che aggiungono: "Diamo a Gianni Letta tutto il nostro sostegno, convinti che l'Abruzzo che ragiona e' tutto con lui".

foto da ilcentro.it  


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