La SO.HA e il C.S.P. contro il regolamento sull'assegnazione degli immobili comunali di Pescara

13 Marzo 2013   11:16  

“Sembra una beffa – afferma la coordinatrice della SO.HA. Dott. essa Giulia Mistichelli – che mentre la nostra associazione, come tante altre, ha un vitale bisogno di spazi e rischia la scomparsa a causa della loro mancanza, l’amministrazione comunale propone un regolamento sull’assegnazione degli immobili poco chiaro e dai risvolti penalizzanti

L’associazione SO.HA. è in attesa del regolamento definitivo riguardo l’assegnazione degli immobili del Comune di Pescara, nella speranza che ci siano maggiori agevolazioni per le associazioni operanti nei settori aggregativo, sociale e ricreativo,  anche se dai dati che si leggono nell’ultimo comunicato del Comune, trapela una percentuale di riduzione del canone di locazione (dal 15 al 35 %) ritenuta insufficiente dai nostri associati. Crediamo si possa e si debba fare di più a favore della associazioni del territorio, dato che molte di queste sono gestite da giovani cittadini vittime dalla crisi economica imperante, della disoccupazione o della precaria occupazione e quindi sprovvisti dei mezzi necessari ad autofinanziarsi le attività associative.

A seguito di questo scenario, le associazioni senza scopo di lucro sono completamente dipendenti dai fondi erogati dalle istituzioni comunitarie e nazionali attraverso i bandi pubblici che continuano a diminuire di anno in anno. Il rischio di chiusura di queste realtà associative, tra cui la SO.HA. è molto alto, vista l’impossibilità di sostenere le spese di gestione e la normale amministrazione a seguito degli alti costi di affitto presenti sul mercato.

La SO.HA., insieme a molte altre associazioni operanti nel territorio pescarese, svolge un ruolo fondamentale per la socializzazione e l’educazione non formale dei giovani e per lo sviluppo di eque e intelligenti politiche giovanili. Basta citare un paio delle ultime iniziative dell’associazione quali Una Casa per tutt*, Libertiamo e il Festival Culture Giovani 2012.

Richiede a gran voce spazio per le attività formative, culturali e sociali anche il Collettivo Studentesco Pescara che, tramite il loro portavoce Carlo Damiani, sottolinea come Pescara sia “una delle poche città in Italia in cui sono assenti spazi pubblici di aggregazione giovanile, chiusi, riscaldati e a utilizzo gratuito, la cui necessità è sentitissima da tutti noi ragazzi, praticamente costretti a incontrarci esclusivamente in luoghi di consumo e quindi bisognosi di spendere dei soldi per permetterci un minimo di socialità.

Ci aspettiamo che il Comune mantenga con coerenza la volontà, più volte manifestata a parole dai suoi esponenti, di concedere spazi simili, considerando che, con le regole previste dalla bozza di regolamento attuale, l'assegnazione degli immobili vedrebbe caricate di un eccessivo esborso economico sia le associazioni giovanili, sia i giovani in quanto tali.”

I giovani pescaresi devono avere la possibilità di operare e agire senza impedimenti perché sono loro i protagonisti della vita sociale della città e si sono dimostrati in grado di assumersi il ruolo di promotori di un inedito senso civico e dello sviluppo economico, politico e sociale della Pescara del futuro.


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