La Snam replica a Blundo: '' Mai un sisma ha avuto effetti sui metanodotti''

25 Luglio 2013   15:31  

La Snam, per voce del responsabile comunicazione Claudio Urciuolo, replica alla senatrice del M5S Enza Blundo, sottolineando la non veridicità dei dati  forniti in un suo intervento in aula contro la costruzione del metanodotto che interesserebbe anche i territori abruzzesi ad elevato rischio sismico. 

A seguire la nota inviata ad Abruzzo24ore.tv:

''Sul progetto di realizzazione del metanodotto Rete Adriatica in molti si sono esercitati in vario modo; però il recente articolo apparso sul suo sito sotto il titolo “Blundo contro metanodotto Snam: Non si decida nei Palazzi ciò che è strategico per un territorio” richiede, al fine di una completa informazione ai lettori, alcune precisazioni.

Probabilmente non esiste al mondo, in ogni caso non nei progetti di Snam, la realizzazione di un metanodotto che abbia un diametro di 6 metri (l’equivalente di una casa di due piani!);

il tratto Sulmona-Foligno, come è indicato nei progetti, avrà un diametro di 120 centimetri.

È irreale anche il dato indicato in relazione allo scavo necessario per la posa di quella condotta: 40 metri, sebbene non sia dato sapere se riferito all’ampiezza o alla profondità dello scavo.

In realtà, una trincea di scavo di norma misura tre metri di larghezza e altrettanti di profondità.

Forse il dato voleva essere riferito alle fasce di terreno che verranno momentaneamente impegnate dai mezzi di cantiere.

Se così è, va detto che saranno interessate fasce di terreno al massimo di 28 metri di larghezza e che al termine dei lavori saranno ripristinate sul piano vegetativo e morfologico applicando, come sempre, le migliori pratiche e tecnologie disponibili.

A tal proposito, potrebbe essere utile ai lettori sfogliare l’anteprima del libro edito dal Sole 24 Ore Cultura “Sentieri sostenibili. Il Parco dei Nebrodi” disponibile sul sito internet di Snam (www.snam.it/it/sostenibilita/area-sociale/Snam_nebrodi/) per avere una visione più consapevole della compatibilità di tali infrastrutture anche in aree di elevato pregio naturalistico.

L’altro elemento sul quale desidero attirare l'attenzione è l’affermazione secondo la quale i cittadini abruzzesi sarebbero esposti “alle conseguenze devastanti di un eventuale terremoto unitamente alle perdite di gas”.

In tutta franchezza, non si capisce su quali evidenze scientifiche poggi questa considerazione.

Vero è che l’esperienza italiana in tema di terremoti è ampia e mai, mai, nessun sisma ha avuto effetti sui metanodotti.

Durante i terremoti più importanti avvenuti in Italia negli ultimi decenni - Friuli 1976, Irpinia 1980, Umbria/Marche 1997-1998, Abruzzo 2009 – nessuna condotta è stata minimamente danneggiata dagli eventi.

Per chiudere mi permetto di aggiungere un dettaglio a mio avviso non secondario: in questo momento in Abruzzo sono in esercizio, cioè portano il metano nella case, nelle scuole e nelle fabbriche, oltre 1000 chilometri di gasdotti Snam.

Nesuno si è per questo ritrovato in un territorio ferito e mortificato.''

 

 

 


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