La Via Vestina al turismo abruzzese. Importante convegno a L´Aqu

05 Maggio 2007   13:11  
"La valorizzazione del patrimonio archeologico, che si dimostra sempre più raffinato e importante, legato all´ambiente naturale, alla nostra storia, ai monumenti religiosi, è un´occasione straordinaria per le aree interne abruzzesi". Lo ha affermato il presidente del Senato Franco Marini, oggi a L´Aquila per partecipare all´importante convegno dedicato al patrimonio archeologico dei Vestini, fiero popolo italico di pastori e guerrieri il cui territorio attraversò la dorsale del Gran sasso, da Penne fino al comprensorio aquilano. L´ampliamento della statale 17 lungo l´altopiano dei Navelli, terra d´origine, lo ricordiamo, del presidente del Senato, ha consentito di riportare alla luce altri straordinari reperti, alcuni dei quali sono stati esposti per l´occasione nel palazzo dell´Emiciclo. Obiettivo del convegno è stato dunque quello di definire i profili di un distretto turistico-culturale capace di mettere in rete tutto il patrimonio archeologico, e non solo, lungo la cosiddetta Via Vestina, che attraversa tre Province e luoghi di straordinaria bellezza. Il presidente del Senato ha promesso massima attenzione a questo ambizioso progetto e ha sottolineato l´importanza del coinvolgimento dei privati e dell´unità di intenti tra tutti gli attori pubblici. Punto a favore di un distretto siffatto è anche quello di creare un link tra la costa e le aree interne e dunque la possibilità di proporre pacchetti turistici integrati. Il distretto turistico, termine mutuato dalla fortunata esperienza dei distretti industriali, rappresenta l´unica offerta turistica - è stato più volte sottolineato - capace di competere con le realtà emergenti del turismo balneare nel bacino dell´Adriatico, come ad esempio la Croazia; coincide con l´unica possibile vocazione economica delle aree interne. Strategie che guardano al futuro e capolavori che riemergono dal remoto passato: questi gli ingredienti per moltiplicare la quota di mercato dell´Abruzzo nel turismo italiano, che attualmente si aggira intorno ad un modesto ed immeritato 2%. Filippo Tronca

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