La battaglia dell´impianto di trattamento dei rifiuti

Monticchio

16 Febbraio 2008   12:51  
La Guardia forestale ha avviato un´indagine per verificare l´adeguatezza tecnica ed igienica dell´impianto di pre-trattamento dei rifiuti di Monticchio. E´ l´ultimo episodio di una battaglia politico-giudiaria scatenatasi intorno all´impianto entrato in funzione a fine dicembre, che tritura e de-ferrizza i rifiuti urbani del capoluogo L´Aquila prima del loro conferimento a Lanciano. Con la sua entrata in funzione - secondo il sindaco Massimo Cialente e l´Asm - si è evitata in extremis una drammatica emergenza perchè la legge proibisce di conferire fuori dai confini dell´Ato di pertinenza rifiuti non trattati. Una questione torbida ed illecita invece secondo Alleanza nazionale. L´impianto infatti non sarebbe idoneo a svolgere questa attività e non avrebbe le necessarie autorizzazioni, a cominciare da quella del consorzio industriale: il trattamento di rifiuti può avvenire infatti solo in zone destinate a servizi tecnologici,e non in zone di tipo A dove l´impianto è ubicato. Accuse che si sono concretizzate in un esposto, da cui è appunto partita l´indagine della Forestale, a cui i titolari dell´impianto hanno risposto con una querela. Ingarbugliata anche la questione della tipologia di rifiuto trattato: al momento è in funzione solo un trituratore che sminuzza il rifiuto umido e secco ed un magnete che toglie la parte ferrosa. Il macchina vagliatrice è ancora ferma e non viene dunque separato il rifiuto umido da quello secco. Per questa ragione secondo Gianfranco Giuliante di An, i rifiuti non potrebbero essere portati fuori Provincia, versione smentita seccamente dall´Asm, che esibisce delibere regionali che qualificano il rifiuto triturato e de-ferrizzato con il codice Cer 191212, ovvero la tipologia di rifiuto che può essere trasportabile alla Cerratina.

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