sezioni
La distruzione della democrazia partecipativa attraverso l’annullamento di Stato, Leggi e cittadini.
È l’argomento affrontato dal giornalista e scrittore Paolo Barnard nel saggio “Il più grande crimine”, pubblicato di recente sul suo sito Internet (www.paolobarnard.info) e che verrà discusso all’Aquila venerdì 4 marzo alle ore 20.30 in un incontro nella sala conferenze della chiesa di San Francesco d’Assisi a Pettino.
Il giornalista bolognese, ex Report, Samarcanda e Corriere della Sera, porterà nel capoluogo abruzzese la sua dettagliata analisi economica e sociale sugli ultimi ottant’anni di storia occidentale, con particolare attenzione all’Europa della Cee e alla moneta unica, quell’Euro creato a tavolino dai rappresentanti di oligarchie e gruppi finanziari, considerati da Barnard i rappresentanti del “Vero Potere”, i padroni reali dei politici, in grado di decidere la sorte di milioni di persone.
“Il ‘Vero Potere’ - spiega Barnard introducendo la sua opera - ha sferrato un attacco decisivo agli Stati, alle leggi e ai cittadini, i garanti della democrazia partecipativa, attraverso un piano diabolico, ma precisissimo in ogni dettaglio, con cui è riuscito a marginalizzare la gente e i lavoratori, a rendere inutili i sindacati”.
“Un piano - aggiunge - che ha smantellato senza pietà il bene pubblico a vantaggio del privato e letteralmente polverizzato duecentocinquanta anni di lotte per le conquiste sociali, grazie anche all’invenzione del fantasma del debito pubblico: lo spauracchio con cui sono state e vengono tuttora ricattate intere nazioni, con conseguenze a dir poco disastrose”.