Là dove c'era l'erba ora c'è...la nuova Piazza d'Armi

Quando L'Aquila ed i suoi cittadini non avevano ancora conosciuto la paura ed i danni del terremoto, il buon senso aveva ancora spazio. Piazza d'Armi, dal 18 di dicembre, era passata nelle mani del Comune ed il sindaco Cialente aveva promesso di trasformarla in uno dei polmoni verdi del capoluogo.

Poi, dopo il 6 aprile, tutto è cambiato e da semplice parco quest'area è diventata un vero e proprio punto centrale delle attività urbane, tanto che ognuno ora ne vuole un pezzettino, creando il caos totale. Come già denunciato in un precedente articolo di Marco Signori "sta creando non pochi malumori la decisione di far insediare la nuova mensa dei poveri con annessa chiesa e conventino per i frati minori, i cui lavori di realizzazione sono già iniziati e procedono piuttosto speditamente".

La protesta, nell'era dei social network, non poteva che arrivare anche su Facebook, dove è nato un gruppo con l'esplicito nome di 'No alla cementificazione di Piazza d'Armi', creato dalle associazioni Piazza San Biagio e 3 e 32.

Il gruppo è contro la costruzione del convento, o, per dirla meglio, critica la scelta del luogo: "Ma a chi è venuta in mente questa cosa????Per carità, è un'idea ottima, ma perchè distruggere un parco come Piazza d'armi???", scrive Benedetta; Tanti terreni della Curia, eppure proprio a Piazza d'Armi dovevano farla!?! E se con quei soldi si fosse rimessa a posto una delle tante chiese stupende che abbiamo?", rincara Raffaello.

Molti aquilani vedono ormai questo posto come la loro seconda casa, il luogo in cui si sono sentiti al sicuro dopo aver perso l'abitazione dove vivevano, e non vogliono che finisca nelle mani di speculatori edili. In fondo, ci si può occupare degli altri come facevano prima i fraticelli, solo quando si smette di essere bisognosi.

L'Aquila, negli ultimi tempi, è alla disperata ricerca di un posto che diventi il nuovo fulcro, attorno al quale far ripartire la città ed era convinta di averlo trovato, ma, a quanto pare, non si smette di essere egoisti e pensare al tornaconto personale neanche nelle emergenze.

Finchè non si tornerà a lavorare davvero per il bene comune, nessuno tocchi Piazza d'Armi.

Francesco Balzano