La maggioranza in montagna, Castiglione in bilico

30 Aprile 2010   16:09  

La maggioranza insieme al presidente Chiodi si è riunita in conclave a Rigopiano, per fare il punto sull'azione di governo. Un'altra questione veniva però affrontata, spesso in disparte e a bassa voce, da consiglieri ed assessori:  l'epurazione dei ''finiani'' traditori, e più precisamente dell'unico finiano in giunta, Alfredo Castiglione assessore alle attività produttive, uno scranno tra l'altro che a molti farebbe gola. 

Il presidente Chiodi ha smentito categoricamente il boatos secondo cui sarebbe pronto un rimpasto di giunta per far posto all'Udc. Nonostante ciò molti nella maggioranza sono certi che il destino di Castiglione sia comunque segnato.

Il passaggio in aula della sua legge sul commercio è diventata del resto un calvario, perché molti consiglieri di maggioranza hanno messo i bastoni, o meglio, gli emendamenti tra le ruote di una riforma che Castiglione aveva concordato con le parti sociali. Il sospetto è che l'obiettivo dei consiglieri impallinatori non sia tanto la riforma e il favorire gli interessi della grande distribuzione,  ma anche e soprattutto quello di lavorare al fianco il finiano non più gradito, che osa mettere in dubbio il ''centralismo carismatico'' saldamente imperniato su Silvio Berlusconi

Alfredo Castiglione, nello schierarsi con il presidente della Camera, ha ammesso tuttavia che all’interno del Pdl abruzzese, potrebbe formarsi al massimo una «corrente» finiana, e che il punto di riferimento dell’azione politica resterebbe comunque il governatore Gianni Chiodi. Un attestato di fedeltà che ad Arcore potrebbe non bastare.

 


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