La rabbia dei Vigili del fuoco: ''Tagliate i privilegi, non i fondi per la sicurezza dei cittadini''

13 Dicembre 2012   09:55  

“Utilizzare subito, attraverso un decreto urgente, gli stanziamenti di spesa già accantonati per le retribuzioni del 2013 del personale precario, cosi da assumere un maggiore numero di vigili del fuoco senza gravare di un centesimo sulle finanze dello stato”.

E’ quanto chiede il CONAPO, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in una nota inviata al ministro dell’interno Cancellieri, a proposito delle assunzioni nei vigili del fuoco, già drasticamente tagliate dalla spending review.

Spiega Elio D’ANNIBALE, segretario provinciale dell’Aquila del sindacato che “i cittadini devono sapere che ogni giorno il ministero dell’interno arruola e retribuisce circa 3800 vigili del fuoco precari per un costo di oltre 100 milioni di euro all’anno, per sopperire alle carenze di organico dei vigili del fuoco.

La retribuzione di tale personale è la medesima del personale in servizio permanente effettivo, pertanto chiunque è in grado di valutare che, con le medesime somme, ovvero a costo zero per i cittadini, lo stato potrebbe assumere definitivamente oltre 3000 vigili del fuoco, risolvere il problema degli organici, meglio professionalizzare il corpo e cosi dare maggior sicurezza al paese sempre più flagellato dalle calamità, senza contare poi la ricaduta occupazionale che non è poca cosa di questi tempi”.

“Ancora in questi giorni – rende noto D’Annibale – sono stati richiamati in servizio retribuito per 20 giorni, al solo comando dell’Aquila, circa 70 vigili del fuoco precari che, addirittura, si fatica ad organizzare sia a livello operativo che logistico.

Siamo costretti ad affrontare continue emergenze con l’organico ridotto all’osso – basta pensare all’emergenza neve del febbraio scorso o a quella incendi del periodo estivo – senza che l’amministrazione, rifacendosi a presunte ristrettezze economiche, si degni di richiamare in servizio una sola unità per dare manforte al personale permanente. Non si esita, però, come in questo caso, ad elargire fondi pubblici a pioggia a precari che per tutto l’anno vengono chiamati in servizio col contagocce.

E mentre il paese è allo stremo, con lavoratori e pensionati ai quali si continua a chiedere sacrifici senza fine, le pubbliche amministrazioni continuano a sperperare soldi pubblici grazie all’allegra gestione dei suoi dirigenti che proseguono indisturbati a garantirsi i soliti privilegi.

Non a caso, al solo comando provinciale dei vigili del fuoco dell’Aquila, sui 70 vigili precari ne sono stati richiamati in servizio non uno, bensì 2 con la mansione di autista del comandante. E intanto il personale aspetta da un anno il pagamento degli straordinari del terremoto e dell’emergenza neve vantando crediti nei confronti dell’amministrazione per decine di migliaia di euro”.

“Mi meraviglio di questi governanti – aggiunge Antonio BRIZZI, segretario generale del CONAPO – che continuano a sperperare soldi in questo modo ricorrendo ad un precariato inutile, a rotazione, che non può, in un settore cosi peculiare e delicato, assicurare professionalità ed efficienza, nonostante la buona volontà dei singoli”.

Il sindacato CONAPO ha chiesto al ministro dell’interno di garantire l’assunzione degli idonei del concorso pubblico a 814 posti da vigile del fuoco mediante il turnover per il rimpiazzo dei pensionamenti e di destinare alla stabilizzazione del personale precario che sia in possesso dei dovuti requisiti di efficienza psicofisica, i fondi già esistenti per il pagamento delle retribuzioni a tempo determinato.

“Contestiamo duramente – conclude Brizzi ‐ la decisione di ridurre ulteriormente della metà le prossime assunzioni dal concorso pubblico senza un finanziamento ad hoc per la stabilizzazione dei precari, l’ennesimo sgambetto di un ministero disattento e che da decenni spende inutilmente soldi in un precariato fisso e continuativo invece di assumere a parità di spesa pubblica”.

 


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