La riforma del trasporto locale sotto la scure dei tagli del governo

25 Ottobre 2011   13:28  

La quarta Commissione del Consiglio regionale si è questa mattina occupato del Disegno di Legge per il Riordino delle partecipazioni societarie in materia di trasporto pubblico.

E a tal fine sono stati convocati per un'audizione i rappresentati sindacali di categoria. L'obiettivo, condiviso, è quello di arrivare al più presto all'accorpamento delle società operanti in unica società regionale, ed anche ad una razionalizzazione del sistema: in alcune aree, hanno spiegato i sindacati e offerta inadeguata in altre ci sono sovrapposizioni. La riforma porterà risparmi notevoli, ma il problema è un altro: ovvero i tagli del governo, e i tagli previsti dal Governo per il 2012 resteranno dell’entità annunciata (-75% solo per il TPL ferroviario), sarà pregiudicata la libertà di circolazione sull’intero territorio regionale, ed a rischio è il posto di lavoro di un consistente parte dei 2.350 addetti.

Il consigliere Pdl e presidente di commissione Nicola Argirò conferma la volontà di arrivare al varo della riforma nel più breve tempo possibile. Anche lui esprime grande preoccupazione per i tagli.


Nota stampa Uil Abruzzo e Uil Trasporti Regionale

Audizione delle Organizzazioni Sindacali presso la IV Commissione del Consiglio regionale sul Disegno di Legge Regionale avente per oggetto: “Riordino delle partecipazioni societarie in materia di trasporto pubblico”. Per la Uil Abruzzo, ha partecipato il segretario generale della Uil Trasporti regionale, Peppino Murinni, che ha illustrato la nostra posizione e consegnato alla IV Commissione un  documento scritto con le osservazioni sul disegno di legge regionale.

Per la Uil Abruzzo, la proposta di legge in esame non ha una valenza legata solo al “riordino delle partecipazioni societarie in materia di trasporto pubblico”, come recita il titolo, ma è sicuramente più strategica perché deve rappresentare il primo passo per far finalmente partire una vera riforma dell’intero sistema del Trasporto Pubblico Locale abruzzese.

Sino ad oggi e per decenni nella nostra regione gli orari, le linee e le corse sono stati autorizzati quasi sempre senza coordinamento alcuno tra i diversi vettori. Risultato: sovrapposizioni in alcune aree e offerta inadeguata in altre. Il settore è da sempre contrassegnato da un’eccessiva frammentazione delle aziende, con innumerevoli centri di costo che non favoriscono economie di scala indispensabili per aumentare la produttività e l’economicità nella gestione del servizio. Con le ultime manovre di aggiustamento del bilancio statale, si sono registrati ulteriori e notevoli tagli alle risorse disponibili, che stanno comportando seri problemi per il mantenimento dei livelli dei servizi e delle tariffe anche nella nostra regione. Se i tagli previsti per il 2012 resteranno dell’entità annunciata (-75% per il TPL ferroviario), sarà pregiudicata la libertà di circolazione sull’intero territorio regionale.

Per tutto quanto sopra la Uil Abruzzo ritiene non più rinviabile  l’adozione di un complessivo progetto di riforma dell’intero settore che veda coinvolti tutti gli attori istituzionali, le aziende e i lavoratori, volto a ridisegnare un sistema del Trasporto Pubblico Locale in grado di competere ed affrontare la liberalizzazione e che vada quindi ben oltre il solo “riordino delle partecipazioni societarie in materia di trasporto pubblico”.

La proposta di Legge di cui oggi ci occupiamo è condivisa dalla Uil Abruzzo ma con alcune precisazioni ritenute indispensabili.
L’articolo 1 nel fare esplicito riferimento all’art. 66 della Legge Regionale 1/2011, manifesta la volontà di:
• dar vita ad un nuovo soggetto imprenditoriale che operi nel settore del Trasporto Pubblico Locale;
• attuare politiche di contenimento della spesa pubblica.

A nostro avviso questa volontà potrà meglio concretizzarsi se il servizio, indipendentemente dalle forme di concessione, verrà concepito su un bacino unico regionale quale riferimento della nuova rete e con il massimo coordinamento gomma-ferro. Creare una società unica e mantenere una progettualità su molteplici bacini indipendenti non avrebbe senso.

È inoltre necessario accelerare i tempi della riforma complessiva. A questo scopo, abbiamo chiesto all’Assessore Morra di predisporre un contributo dell’Assessorato al DPEFR 2012-2014 che contenga un piano triennale di carattere strategico, su cui fare a breve un confronto per condividere un crono-programma di interventi da realizzare.

Sulla stessa lunghezza d'onda, seppure sull'opposta sponda politica, il consigliere Pd Claudio Ruffini.

F.T.

montaggio di Marialaura Carducci


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