''La riserva del Borsacchio deve essere difesa anche da Comuni e Provincia, non solo dai cittadini''

18 Giugno 2012   11:30  

Riceviamo da Pio Rapagnà dell'associazione Città per Vivere e pubblichiamo

“La Riserva Regionale del Borsacchio deve essere tutelata, oltre che da Cittadini, Associazioni e Comitati, anche da chi ne ha la competenza e il dovere di ufficio”.

La “riperimetrazione” dei confini della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio è stata approvata dal Consiglio Regionale con una maggioranza “trasversale e concorrente” formata dal centrodestra e dal PD, con 30 Consiglieri votanti, di cui 29 favorevoli ed 1 contrario.

Tutti i Consiglieri del PD presenti in aula hanno votato il sub-emendamento n. 818 presentato dai Consiglieri Rabuffo del FLI e Venturoni del PDL, contenente la planimetria dei nuovi confini della Riserva in un'area “variabile” tra 1148 e 1150 ettari, con il quale viene abrogato l'art. 1 della Legge n. 6 dell'8 febbraio 2005.

La responsabilità di quanto sta accadendo non è solo “politica” ma è anche amministrativa rispetto alla Corte dei Conti per sperpero di denaro pubblico e penale per omissione di atti di ufficio e conflitto di interessi, e riguarda le Amministrazioni Comunali di Roseto e Giulianova e la Provincia di Teramo le quali, così come stabilito dalle Leggi istitutive n. 6 del 2005, n. 11 del 2006, n. 27 e n. 34 del 2007 e dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1153 del 27 novembre 2008, non hanno provveduto nei periodi di tempo di loro specifica competenza: alla sistemazione dei cartelli segnaletici perimetrali e di quelli lungo le strade di accesso alla Riserva, alla elaborazione di un progetto pilota di gestione finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati, alla istituzione dell’Organo di gestione e all’adozione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva.

Le responsabilità dei vari “soggetti attuatori” sono bene illustrate nella risposta che il 26 aprile 2012 il funzionario del IV Settore del Comune di Roseto degli Abruzzi Arch. Lorenzo Patacchini ha elaborato ed inviato il 10 maggio successivo al Difensore Civico Regionale Dott. Nicola Sisti il quale, su richiesta di intervento da parte del Comitato Città per Vivere, aveva tempestivamente chiesto spiegazioni al Comune di Roseto circa i motivi che, a distanza di tanto tempo, avevano portato alla mancata attuazione delle procedure istitutive della Riserva Naturale del Borsacchio.

L'Arch. Patacchini, a nome e per conto del Comune di Roseto ha, tra l'altro, comunicato al Difensore Civico:

- che con deliberazione della Giunta Regionale n. 157 del 21.12.2006 è stato stabilito di prendere atto del finanziamento di Euro 250.000,00, stanziato dalla Regione Abruzzo per gli adempimenti previsti dalla LO.R. n. 6/2005, art. 69 nel testo vigente, che ha istituito la “Riserva Naturale Tegionale guidata Borsacchio”;

- che con determinazione del Dirigente del II Settore del Comune di Roseto n. 25 del 26.1.2007 è stato confero all'Arch. Gianluigi Nigro di Roma, l'incarico professionale per l'attività necessaria per l'attuazione della Riserva; - che la Giunta Regionale con determinazione n. DN/103 del 19.6.2007 ha disposto l'erogazione della somma di Euro 50.000,00 pari al 20% della somma complessivamente stanziata;

- che in data 4.10.2007 l'Arch. Gianluigi Nigro ha comunicato al Comune di Roseto che il gruppo di progettazione per la redazione del Piano di Assetto Naturalistico è stato costituito e che nelle sedute del 2.9.2008 e 11.9.2008 la Commissione Consiliare del Piano Regolatore ha esaminato il Piano di Assetto Naturalistico ed ha espresso parere favorevole a maggioranza;

- che in data 8.10.2008, la seduta del Consiglio Comunale di Roseto, convocata per l'adozione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Borsacchio nei Comuni di Roseto e Giulianova e procedura V.A.S., è stata dichiarata sciolta per mancanza del numero legale e che con deliberazione n. 61 del 21.10.2008 il Consiglio Comunale, constatata la presentazione di una richiesta di ritiro del punto all'ordine del giorno da parte di alcuni consiglieri comunali, ha deliberato di approvare la richiesta di ritiro dell'argomento all'ordine del giorno e che il 24 novembre 2008 è stata trasmessa al Prof. Nigro copia delle deliberazioni e dei resoconti delle sedute dei Consigli Comunali dell'8 e del 21 ottobre 2008, per approfondimenti e valutazioni;

- che, a seguito di quanto sopra verificatosi, il data 16.12.2008 al prot. n. 31965 la Regione Abruzzo ha comunicato per conoscenza al Comune di Roseto che con deliberazione di Giunta Regionale n. 1153 del 27.11.2008 ha affidato alla Provincia di Teramo la gestione della Riserva del Borsacchio ai sensi e per gli effetti dell'art. 21 della Legge Regionale n. 38 del 21.6.1996;

- che, pertanto, stante l'affidamento della gestione della Riserva alla Provincia di teramo, allo stato, il Comune di Roseto risulta privato della gestione di che trattasi;

- che, con nota Prot. n. 11069 del 21 luglio 2011 il Presidente della 2^ Commissione del Consiglio regionale Luca Ricciuti, ha convocato il Sindaco di Roseto per audizione in ordine al Progetto di Legge n. 78/2009 di iniziativa consiliare recante “Modifica all'art. 69 della L.R. 8 febbraio 2005, n. 6 e che, successivamente alla audizione, il Comune di Roseto ha ritenuto che la forma più efficace per attivare tale partecipazione è quello di formulare specifica proposta del Consiglio Comunale per la ridefinizione del perimetro, giusta Deliberazione n. 44 del 15.12.2011 inviata al Presidente Luca Ricciuti il 20 dicembre 2011, prot. n. 33379.

La comunicazione dell'Arch. Patacchini contiene, tra l'altro, importanti “notizie” che sono “sfuggite” al Consiglio Regionale impegnato nella “riperimetrazione” dei confini e dell'area della Riserva, sulle quali è opportuno che tutti i Consiglieri “riflettano” prima di ogni ulteriore decisione definitiva che li renderebbe partecipi e corresponsabili.

Infatti, non è secondario che i Comuni di Roseto e Giulianova nei loro atti deliberativi e il Consiglio Regionale con la Legge di riperimetrazione abbiano escluso diverse aree di particolare pregio ambientale e naturalistico, aree prospicienti a Sud e a Nord la foce del Borsacchio, parte della Pineta Mazzarosa e l'intera zona del Parco del Quartiere dell'Annunziata di Giulianova: e tutto è stato messo in opera senza passare per una “Conferenza dei Servizi” e scavalcando arbitrariamente procedure e vincoli stabiliti dalle normative vigenti.

Pertanto, gli Organi di Vigilanza e di Controllo, che in ogni caso saranno chiamati a pronunciarsi, è bene che approfondiscano la materia anche sul piano “procedurale e della legittimità” e, se necessario, assumano conseguenti iniziative ed eventuali provvedimenti sanzionatori di competenza.''

 


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