La routine prima di dormire: come influenza il riposo notturno

11 Aprile 2023   12:10  

Avete mai pensato di cambiare attività che fate prima di andare a dormire? Potrebbe essere proprio questo, infatti, il motivo per cui avete così tante difficoltà a dormire. Lo dice anche una recentissima e interessante del blog di Betway Casino Online, che ha prodotto un approfondimento sul sonno notturno che propone tanti spunti utili per capire come modificare la propria routine quotidiana per migliorare il riposo durante la notte.

Prima di dare uno sguardo a quelle attività che possono favorire il riposo notturno oppure che creano delle problematiche al sonno, proviamo a capire come è strutturato proprio il sonno di ognuno di noi. Ciascuna fase del sonno, infatti, è fondamentale per garantire poi il giusto riposo all’intero organismo.

Le tre fasi del sonno

Ecco spiegato il motivo per cui è importante conoscere quali sono le tre fasi principali del sonno. La prima è la fase del sonno leggero, che è la più superficiale, nonché quella che si interrompe con maggiore semplicità. In questa fase è facile sentire i rumori e avere piena consapevolezza di quello che accade intorno al proprio letto, anche se probabilmente si potrebbe pensare di non essere pienamente lucidi. Ad ogni modo, nella fase del sonno leggero, il corpo comincia a entrare in uno stato di relax.

Da qui poi si passa al sonno profondo, ovvero la fase in cui il corpo entra in uno stato di riposo vero e proprio. Difficile svegliarsi in questa fase, dato che la respirazione rallenta, avviene un generale rilassamento dei muscoli e sia la frequenza cardiaca che la pressione del sangue sono molto più regolari e costanti. Insomma, sembra quasi che il corpo schiacci il tasto “off”. In questa fase anche l’energia viene ricostituita e proprio il fatto di svegliarsi e sentirsi subito stanchi potrebbe voler dire che non si passi sufficiente tempo nella fase più profonda del sonno.

La terza e ultima fase è quella del sonno REM. In questo caso, si tratta di una fase che ha ad oggetto maggiormente il cervello, che assume un ruolo attivo, mentre il corpo rimane quasi in una sorta di “paralisi”.

Le attività che incidono positivamente sulla qualità del sonno

Come dicevamo, una recente ricerca ha messo in evidenza proprio quali sono le attività che più di altre sono in grado di migliorare la qualità del sonno, ma al contempo ha analizzato anche quali si riflettono invece in maniera negativa sul riposo notturno.

Al primo posto, secondo i risultati dell’esperimento, condotto utilizzando sui partecipanti un’app come Pillow, specifica per il monitoraggio del sonno, è emerso come meditare prima di andare a letto fa davvero bene. Non solo ha un effetto benefico e calmante, ma si riverbera ottimamente sul riposo notturno. Meditare alla sera permette di dormire poi meglio durante la notte: nel corso dell’esperimento i partecipanti hanno ottenuto un punteggio medio, in termini di qualità del sonno, pari all’88%. Mediamente, infatti, hanno dormito circa 8 ore e 4 minuti a notte, rimanendo svegli solo 12 minuti. E, inoltre, è sufficiente svolgere 30 minuti di meditazione prima di coricarsi per poter migliorare in misura così importante la qualità del sonno.

Sul podio delle attività migliori per il riposo notturno troviamo anche, un po’ in maniera inaspettata, fare una maschera per il viso e guardare una commedia. Soprattutto nel primo caso, non è certo una delle attività più diffuse la sera, eppure porta in dote vari benefici, tra cui va a diminuire lo stress e l’ansia. Insomma, fare una maschera per il viso prima di coricarsi permette di dormire molto meglio: i risultati del test hanno parlato chiaro, con un punteggio medio del sonno pari al 90%. Anche guardare una commedia divertente aiuta a dormire meglio, con una qualità del sonno intorno all’87%.


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