La toponomastica strumento di ricostruzione storico-linguistica

Tracce pubblica primo libro di Daniela D'Alimonte

04 Aprile 2008   11:47  

“Il territorio di Roccamorice nelle fonti cartografiche, storiche e orali”, edito da Tracce, è la prima fatica letteraria di Daniela D’Alimonte, docente, giornalista e cultrice di Dialettologia e Linguistica alla Facoltà di Lettere dell’Università “D’Annunzio” di Chieti.

La toponomastica o toponimia, scienza che studia i nomi propri di luoghi geografici – si legge nella presentazione del libro della D’Alimonte, originaria del Paese in provincia di Pescara - può diventare  anche straordinario strumento per la ricostruzione della storia e della preistoria di un posto. La linguistica, infatti, analizzando l’origine, il significato, lo sviluppo, l’epoca, la pronuncia delle denominazioni, può scoprire un’interessante stratificazione di relitti appartenenti alle varie lingue che si sono succedute nel tempo e che si sono poi fissate nei nomi di luogo. Allo stesso modo essa permette di identificare fatti e oggetti ambientali, geografici, storici e socioculturali sottostanti alle specifiche denominazioni”.La decisione di scrivere questo libro nasce dal fatto che la toponomastica di Roccamorice “si presenta – prosegue il testo - assai ricca e interessante con una grande quantità di tracce che esprimono sia i vari fenomeni linguistici celati dietro i nomi di luoghi sia le caratteristiche morfologiche e idrografiche del posto, le attività principali dell’uomo nel corso dei secoli (in primo luogo la pastorizia e l’agricoltura) e sia ancora la storia sottesa a tutte le vicende che  hanno interessato il comune. Benché la zona abitata sia di modeste dimensioni, il territorio nella parte montana, è molto vasto e comprende un’ampia porzione della Majella nord-occidentale. Questo spiega l’abbondanza di toponimi presenti e rintracciati; molti di essi sono presenti anche in altri paesi dell’area majellese e dal loro confronto si scopre una storia comune, un insieme di abitudini, usanze, idee che, chi  ha deciso di vivere nel corso dei secoli all’ombra della ‘Montagna Madre’, spesso si è trovato a condividere”. Lo studio di questi toponimi - effettuato dalla D’Alimonte per l’Istituto di Studi abruzzesi - Associazione Dialettologica italiana - ha permesso di ricreare un quadro completo e particolareggiato della vita quotidiana, delle consuetudini dell’uomo e del suo rapporto con l’ambiente circostante. Nel lavoro sono stati rintracciati oltre 330 toponimi, divisi in varie categorie da quelli rinvianti a nomi di persone a quelli attinenti alla sfera religiosa, alla fauna e flora del posto, alle attività dell’uomo fino ad arrivare a quelli che riassumono aspetti morfologici  rimandando alla presenza di colli, valli, corsi d’acqua, sorgenti e altre  tipiche conformazioni del terreno.

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore