Lapide per la memoria alla Medaglia d’Oro al Valor Militare a Pescara

28 Maggio 2012   20:24  

“E’ dalla memoria condivisa e partecipata degli Eroi che con il proprio valore hanno dato lustro e onore alla nostra città che i cittadini oggi possono trovare ulteriore determinazione nella costruzione dinamica e coerente di una propria realtà sociale che sia civile, equilibrata e vigile. Per tale ragione abbiamo scelto di dare a Pescara una Lapide a futura memoria dei quattro uomini che hanno ricevuto la Medaglia d’Oro al Valor Militare, il Maresciallo Marino Di Resta, Gabriele D’Annunzio, il Sergente Maggiore Dino Ugo Di Marzio e il partigiano Renato Berardinucci”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che stamane ha presieduto la Cerimonia per la Scopertura della Lapide in onore dei Decorati della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Presenti le massime Autorità cittadine, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, e una rappresentanza del Liceo Classico ‘D’Annunzio’, dell’Istituto ‘Dino Di Marzio’ e dell’Istituto ‘Acerbo’. La Cerimonia si è aperta subito con il sindaco Albore Mascia che, accanto al Labaro del Comune e agli agenti in Alta Uniforme della Polizia municipale, ha scoperto la Lapide apposta sul muro del Palazzo comunale, sulle note dell’Inno Nazionale. Padre Costante Baron, parroco della chiesa di Sant’Andrea ha benedetto la lapide, per poi lasciare spazio all’Ammiraglio Guido Natale, 95 anni, Presidente Regionale dell’Istituto del Nastro Azzurro, egli stesso Decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare, che ha letto la Preghiera del Decorato. Quindi l’ingresso della Corona d’alloro portata dai Vigili delle pattuglie Motomontate, sulle note del Piave e del Silenzio. La parola è stata poi presa dal Generale Leonardo Prizzi che ha portato ai presenti i propri saluti dopo aver letto quelli del Generale Rocca, Presidente Nazionale del Gruppo di Medaglia d’Oro al Valor Militare, e quindi di nuovo all’Ammiraglio Natale, per poi lasciare spazio all’intervento del sindaco Albore Mascia.

“Ricordo che quanto ero studente la giornata del Decorato alla Medaglia d’Oro al Valor militare, che cade il 24 maggio e che quest’anno abbiamo dovuto posticipare per impegni istituzionali inderogabili – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – rappresentava una delle ricorrenze più significative per l’enfasi emotiva con cui la rievocazione dell’entrata in guerra dell’Italia nel Primo Conflitto mondiale veniva celebrata. Quella giornata fu consacrata a coloro cui sia stata conferita, in tempo di guerra o di pace, la più alta onorificenza militare, la Medaglia d’Oro al Valor Militare; oggi dunque il nostro ‘tuffo nel passato’ vuole essere la celebrazione di un retaggio storico in cui un’intera Nazione si identifica, ritrovandovi le proprie radici. E noi oggi riconosciamo un Olimpo di coraggio, di fierezza, di dignità, di valori che, per ciascuno di coloro che noi in questo giorno onoriamo, ha rappresentato il più profondo atto di ossequio alla propria umanità. E’ con profondo orgoglio – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – che noi oggi rendiamo omaggio a Eroi che hanno onorato la nostra Pescara con i propri natali, con i propri studi, con il sacrificio della propria vita. Pescara è una città giuridicamente giovane, ma pure rappresenta per la sua vivacità, intraprendenza, capacità e laboriosa dinamicità, una realtà di fortissimo richiamo per le altre realtà territoriali abruzzesi e nazionali. I pescaresi hanno dimostrato una generosità personale e collettiva, in virtù della quale hanno saputo creare e fondere, in un’armoniosa eterogeneità virtuosa, tradizioni e consuetudini diverse. Purtroppo una tale disponibilità all’accoglienza non è sempre ricambiata con pari onestà di intenti e di comportamenti come sciaguratamente dimostrano recenti fatti di cronaca, ma i cittadini di Pescara hanno intelligenza, forza e fermezza più che sufficienti per marginalizzare certi avvenimenti nella categoria collettiva e sociale del civile rigetto”. La cerimonia è quindi passata alla consegna delle pergamene ai quattro personaggi Decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, simbolicamente rappresentati da parenti o scuole.

La prima a ricevere dalle mani del sindaco Albore Mascia la Pergamena è stata Velia Di Resta, figlia del Maresciallo Marino Di Resta, ucciso a Pescara in un conflitto a fuoco dopo una rapina il 16 settembre 1996, medaglia d’oro con la seguente motivazione: ‘Addetto al Nucleo Operativo di Comando Provinciale, rintracciati, unitamente ad altro militare, quatto malviventi armati che poco prima avevano rapinato un rappresentante di preziosi, pur consapevole della situazione di inferiorità, non esitava ad affrontarli per prevenirne la fuga. Notato il commilitone sul punto di essere proditoriamente sopraffatto, dando prova di generoso altruismo e sereno sprezzo del pericolo, usciva arditamente allo scoperto, intimando ai malviventi di lasciare libero il collega. Investito da violenta azione di fuoco, replicava prontamente con l’arma in dotazione, riuscendo a ferire tre malfattori prima di cadere esanime al suolo attinto da numerosi colpi. L’eroico comportamento consentiva di salvare la vita al commilitone e, successivamente di pervenire all’identificazione e alla cattura dei quattro malviventi, di recuperare la refurtiva, nonché di sequestrare numerose armi e munizioni. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio’.

La seconda Pergamena, destinata al Maggiore Gabriele D’Annunzio, è stata ritirata dal Dirigente scolastico del Liceo classico ‘D’Annunzio’, la professoressa Luciana Vecchi, con la seguente motivazione ‘In grandiosa impresa aerea, da lui stesso propugnata, e in aspro combattimento terrestre sul Timavo, fu, il suo ardimento, di meraviglia agli stessi valorosi. – Cielo Carsico e Timavo, 23-28 maggio 1917. Volontario e mutilato di guerra, durante tre anni di aspra lotta, con fede animatrice, con instancabile opera, partecipando ad audacissime imprese, in terra, sul mare, nel cielo, l’alto intelletto e la tenace volontà dei propositi – in armonia di pensiero e d’azione – interamente dedicò ai sacri ideali della Patria, nella pura dignità del dovere e del sacrificio. Zona di guerra, maggio 1915 – novembre 1918’.

La terza Pergamena, destinata al Decorato Sergente Maggiore pilota Dino Ugo Di Marzio, del 20° Stormo da Ricognizione Terrestre, è stato ritirato dal Dirigente scolastico dell’Istituto ‘Di Marzio’ Carlo Frascari, con la seguente motivazione: ‘Volontario in una missione di guerra combattuta per un supremo ideale, affrontava le più ardue prove dimostrando sempre esemplari virtù di esperto e prode combattente. Animato da incondizionata entusiastica dedizione per la causa cui aveva votato la giovane balda esistenza, nell’eroico tentativo di portare a termine una rischiosa azione cui era stato preposto, incontrava morte gloriosa. Cielo di Spagna, 12 dicembre 1936’.

La quarta Pergamena, destinata al partigiano Rocco Berardinucci, è stata ritirata dal Dirigente scolastico del Provveditorato – Ufficio Scolastico Provinciale di Pescara, la dottoressa Daniela Puglisi, con la seguente motivazione: ‘A capo di una banda di partigiani ha strenuamente lottato contro le truppe tedesche finchè catturato e messo al muro insieme ad altri compagni per essere passato per le armi non si dava per vinto, ma con un gesto di sublime follia, si scagliava, armato soltanto della volontà e della fede, contro il plotone di esecuzione. Col gesto disperato che gettava scompiglio nelle linee dei carnefici, egli dava a se stesso la morte degli eroi, ai compagni la salvezza e la libertà. Cimitero di Arischia, 11 giugno 1944’.

Ai due Istituti scolastici, il Liceo ‘D’Annunzio’ e l’Istituto ‘Di Marzio’, il sindaco Albore Mascia ha consegnato in omaggio anche alcuni volumi destinati ad arricchire la biblioteca scolastica.


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