La situazione del traffico determinatasi in questi giorni nella città di Teramo, è divenuta intollerabile. Una serie di cause concomitanti, legate principalmente ai lavori di manutenzione lungo l’Autostrada dei Parchi, fa confluire nelle strade cittadine tutto il flusso autostradale proveniente dall’A24 e dall’A14, in entrambi i sensi di marcia. - Così esordisce la lettera inviata dal sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, all’Ing. Valerio Mele, Capo Compartimento Regionale Abruzzo dell’ANAS e all’Ing. Francesco Mongiardini, Capo Sezione Traffico Impianti della Società Strada Dei Parchi -.
Come prevedibile, l’improvvisa presenza non solo delle automobili ma anche – e direi principalmente – di mezzi quali camion ed autoarticolati, va ad intasare una viabilità interna che recentemente già di per sé presentava fenomeni di criticità.
Come già scritto in precedenza, - prosegue il sindaco nella lettera - la chiusura del tratto autostradale causa ripercussioni pesantissime in particolare su Via Po, il tratto stradale di ingresso ed uscita dalla città, ma – vista la funzione strategica e la collocazione di tale strada - lo stato di cose si ripercuote inevitabilmente sull’intero asse stradale teramano. Siamo al limite del collasso e della tollerabilità.
Ritengo sia necessario impedire che Teramo diventi una sorta di bretella autostradale, un by-pass d’emergenza per i mezzi il cui transito da e verso Roma viene improvvisamente deviato. Per evitare ciò, è necessario varare un piano che non solo consigli, ma in qualche modo favorisca la scelta di percorsi alternativi quali, ad esempio, l’uscita al casello di Roseto o a quello di Pescara (a seconda della provenienza) per chi deve proseguire verso Roma. In tal caso, oltre ad evitare un afflusso come quello registrato in questi giorni a Teramo, si renderebbe un servizio anche agli automobilisti, che sicuramente troverebbero una situazione viaria più agevole.
Comprendiamo la improrogabilità della scelta che vi ha obbligati ad effettuare i lavori di manutenzione - conclude Chiodi - ma proprio la frequente periodicità con la quale tali manutenzioni vengono effettuate, ci spinge a sollecitare una programmazione più rispettosa delle esigenze del territorio, ed in particolare della nostra città.
Concludo, invitando caldamente anche ad effettuare tali lavori con la massima celerità.