Lavoro nero in Abruzzo, dati preoccupanti

Nel 2007 l´Inps ha scoperto in Abruzzo 2.094 dipendenti, 103 aziende e 358 autonomi "totalmente in nero". Il dato è emerso nel corso di un seminario che ha dato seguito all´intesa tra Inps e Guardia di finanza, volto a proprio a contrastare il fenomeno preoccupante del lavoro nero, una delle cause principali degli infortuni e delle morti bianche. Disaggregando il dato regionale risulta che in provincia di Chieti i lavoratori in nero scoperti sono stati 637, nella provincia dell´Aquila 468, a Pescara 387, a Teramo 602. Le aziende che lavoravano totalmente a nero sono state 103 mentre gli autonomi totalmente in nero si attestano a 358. Settori particolarmente predisposto all´utilizzo di manovalanza in nero è l´agricoltura e l´edilizia. L´azione di controllo ha avuto in questi ultimi mesi si fatta più efficace, grazie alla stretta collaborazione tra Inps e Guardia di finanza. Punti di forza dell´azione di contrasto sono la migliore acquisizione di prove documentali e testimoniali, una più opportuna qualificazione dei rapporti di lavoro, una piu´ efficace azione ispettiva da realizzare attraverso il confronto sulle diverse modalità operative, il tempestivo scambio di informazioni a seguito degli accessi ispettivi realizzati. Nota a margine: la corte di casazione di Nuoro ha in odo esempalre condannato a tre anni e sei mesi di galera, ottocento euro di multa e una condanna per estorsione un imprenditore che si serviva di personale in nero. il lavor nero è stato con questa sentenza parificato all´estorsione: perchè il dipendente è minacciato continuamente dal proprio datore di lavoro di venir cacciato se non ci si attiene alle sue regole e con questo ricatto è costretto ad accettare orari estenuanti, ferie e straordinari non pagati, ad essere licenziato senza ragione. Unl pò quello che accade, oltre che ai lavoratori in nero, anche ai lavoratori precari e con contratti a progetto e a termine. Filippo Tronca FT