Le 14 bandiere blu abruzzesi baluardo contro i progetti di estrazione petrolifera?

16 Maggio 2013   10:04  

Aumentano le spiagge italiane da Bandiera Blu. Per la stagione balneare 2013 sono salite a 135, dalle 131 del 2012, le località di riviera con 248 spiagge (due in più rispetto all’anno scorso) che possono fregiarsi del sigillo di qualità della Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) Italia che ha assegnato i riconoscimenti nel corso della XXVII cerimonia di premiazione alla presenza dei sindaci.

E in questa speciale classifica l'Abruzzo riconquista un lusinghiero quarto posto con ben 14 spiagge pulite.

Meglio solo la Liguria, 20 spiagge, Marche 18, Toscana 17.

Ecco l'elenco dei lidi abruzzesi: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi (Teramo); Francavilla al mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Vasto-Punta Penna/Vignola San Nicola, San Salvo (Chieti).

L'affermazione dell'Abruzzo può essere letta anche come un ulteriore punto a favore del fronte politico e sociale largamente maggioritario che dice no a progetti di estrazione petrolifera che insistono proprio sui tratti di costa premiati con la bandiera Blu.

A seguire una nota del presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio, e una lettera aperta di Maria Rita D'Orsogna, una delle leader del fronte ambientalista e autrice del seguitissimo blog ''No all'Italia petrolizata'', rivolta al presidente di Confidustria Spinosa Pingue, che legittimamente difende gli interessi economici delle compagnie petrolifere e dell'indotto.

Di Giuseppantonio: ''Bandiere blu contro la petrolizzazione del mare''

"La Bandiera Blu ottenuta da 7 Comuni della Provincia di Chieti conferma l'eccellenza del nostro litorale: fa ingresso nella rosa dei premiati il comune di Francavilla al Mare e si confermano Ortona, San Vito Chietino, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Vasto e San Salvo. Vengono premiati gli sforzi di coloro che credono nella tutela del territorio e nel turismo come industria che attrae investimenti e crea occupazione".

Su Casalbordino e Torino di Sangro, che hanno scelto volontariamente di restare fuori, spero che, anche con l'aiuto della Provincia, possano concorrere alla Bandiera Blu per la stagione 2014 perche' le loro spiagge meritano e impreziosiscono la nostra costa".

La Bandiera Blu è un marchio di qualita' del mare e dei servizi che vede l'Abruzzo al quarto posto con ben 14 Bandiere Blu e questo dato porta ad un'unica conclusione: dobbiamo investire in un mercato in cui la domanda turistica e' sempre piu' attenta all'ambiente e alla salvaguardia del patrimonio naturalistico.

Nella stessa direzione si e' mossa finora la Provincia, portando avanti il Progetto della Via Verde della costa dei Trabocchi e il discorso della tutela della costa contro il fenomeno dell'erosione chiedendo alla Regione di realizzare le opere di difesa e consolidamento, fino ad intraprendere iniziative contro la petrolizzazione del mare antistante la nostra costa in funzione del turismo. E' evidente che un vessillo prestigioso come la Bandiera Blu deve essere conservato continuando a lavorare proficuamente sugli indicatori che formano i criteri di giudizio: ovvero impianti di depurazione funzionanti, gestione dei rifiuti, cura dell'arredo urbano e delle spiagge. La Provincia, come sempre, sara' a fianco dei Comuni".

Maria Rita D'Orsogna: ''Le balle di Confidistria su ambientalismo e tifo da stadio''

''Arriva l'ennesimo articolo su Il Centro D'Abruzzo da parte di Confindustria Aquila in favore della petrolizzazione d'Abruzzo.

La firma e' di Fabio Spinosa Pingue che titola "L'ambiente non merita un tifo da stadio". Non e' chiaro a cosa il signor Pingue si riferisca: in Abruzzo infatti non esiste un cieco tifo da stadio per la difesa dell'ambiente, come non esistono curve nord o sud.

In Abruzzo esiste invece una collettivita' fatta di persone mature e informate e che occupa trasversalmente tutto il nostro vivere civile - dagli studenti alla Confcommercio, dal clero alla maggior parte della classe politica - che ha valutato i pro e i contro della petrolizzazione della regione e ha deciso che quel tipo di sviluppo non si confa a noi. Siamo qui perche' siamo informati e consci di cosa significa petrolizzare un territorio e non perche' non abbiamo niente di meglio da fare che andare allo stadio dell'ambiente la domenica.

E soprattutto questa collettivita' non ha interessi di parte, mentre invece e' la Confindustria che ne ha, e che, guarda caso, e' la sola associazione di catergoria favorevole alle trivelle.

L'ambiente non merita un tifo da stadio, come non lo meritano la politica, o la religione, o la lotta ai cambiamenti climatici, o qualsiasi altro nostro ideale. L'ambiente - e l'impegno personale di ciascuno di noi per qualsiasi causa - meritano intelligenza, analisi razionale e libera dei pro e dei contro, visione di dove le nostre posizioni ci porteranno.

Ed e' proprio questo quello che esiste adesso in Abruzzo. Pingue parla del "professionismo della difesa dell'ambiente" o del "pontificare".

Visto che gran parte dell'informazione che circola e' in qualche modo figlia del mio applicare il metodo scientifico alla questione, dei miei scritti e del mio peregrinare in giro per l'Italia, ci tengo a precisare che in tutti questi anni e' stato mio primo obiettivo quello di spiegare, in maniera logica, razionale e priva di preconcetti il perche' del no al petrolio.

Ho tirato fuori dati, articoli, reportage, numeri, ho analizzato cosa succedeva altrove in tutto il resto del mondo al petrolio e sono andata a spiegarlo citta' per citta'.

In tutti questi anni non sono riuscita a trovare ne' un solo esempio di comunita' trivellata e sana, ne' un solo motivo perche' l'industria del petrolio fosse una cosa buona per l'Abruzzo. Uno solo non sono riuscita a trovarlo.

E Confindustria? Confindustria non ha mai saputo argomentare il perche' del si alle trivelle o smontare le tesi del no, e non sara mai nella posizione di farlo, perche' macchiata dal conflitto d'interessi e perche' motivi per il si non esistono.

Pingue si appiglia alla difficolta' del lavoro nei campi o agli introiti che il petrolio portera' o a qualche misterioso "accordo storico" fra industria e ambiente. Sono tutte pseudo-ragioni, queste si da chiacchere allo stadio. Ne abbiamo troppo poco di petrolio e fa troppo schifo per qualsiasi progresso sociale o economico, soprattutto considerato quel che le trivelle di Confindustria distruggeranno.

E quindi non puo' esistere nessun compromesso. Basilicata docet, per l'ennesima volta. Pingue parla di nuovo modello. Eccolo, per il 2013 e non per il 1960: Confidustria si faccia portavoce di un progetto per solarizzare tutti i condomini d'Abruzzo.

Crea lavoro e ricchezza distribuita, fa risparmiare sulla bilancia energetica, non distrugge i campi e non avvelena nessuno.

Ma questo Confindustria non lo propone perche' deve invece fare gli interessi dei pochi che si arricchiranno con il petrolio e non certo della collettivita'.

Il nostro non e' ideologia o fanatismo, caro Pingue. Il nostro, a differenza degli egoismi di Confindustria, e' un sincero essere preoccupati dell'aria che respiriamo e dell'acqua che beviamo tutti, e soprattutto di quello che vogliamo lasciare in eredita' a chi verra' dopo di noi.''

 

ELENCO COMPELTO BANDIERE BLU 2013 

PIEMONTE (2): Cannero Riviera (Verbania); Cannobio Lido (Verbania)

LOMBARDIA (1): Gardone Riviera (Brescia)

TRENTINO ALTO ADIGE (1): Levico terme - Lido (Trento)

LIGURIA (20): Camporosso, Bordighera, Sanremo-Imperatrice, San Lorenzo al Mare (Imperia); Loano, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona-Fornaci, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze (Savona); Chiavari, Lavagna, Moneglia (Genova); Framura, Lerici, Ameglia-Fiumaretta (La Spezia)

TOSCANA (17): Carrara-Marina di Carrara (Massa-Carrara); Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Pisa-marina di Pisa, Calambrone, Tirrenia (Pisa); Livorno-Antignano/ Quercianella, Rosignano Marittimo - Castiglioncello/Vada, Cecina-Marina/Le Gorette, marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino-parco naturale della Sterpaia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina e Principina di Grosseto, Monte Argentario (Grosseto)

FRIULI VENEZIA GIULIA (1): Grado (Gorizia), Lignano Sabbia d'Oro (Udine) VENETO (6): San Michele al Tagliamento-Bibione, Caorle, Eraclea-Eraclea mare, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia-Lido di Venezia (Venezia)

EMILIA ROMAGNA (8): Comacchio-Lidi Comacchiesi (Ferrara); Ravenna-Lidi Ravennati, Cervia-Milano Marittima/Pinarella/Cervia (Ravenna); Cesenatico, San Mauro Pascoli-San Mauro mare (Forli'-Cesena); Bellaria Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico (Rimini)

MARCHE (18): Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta (Pesaro-Urbino); Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana (Ancona); Porto Recanati, Potenza Picena-Porto Potenza Picena, Civitanova Marche (Macerata); Fermo Lido-Marina Palmese, Pedaso (Fermo); Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno)

ABRUZZO (14): Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi (Teramo); Francavilla al mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Vasto-Punta Penna/Vignola San Nicola, San Salvo (Chieti)

MOLISE (3): Termoli, Petacciato-Marina, Campomarino-Lido (Campobasso)

LAZIO (5): Anzio (Roma); Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Ventotene-Cala Nave (Latina)

CAMPANIA (13): Massa Lubrense, Anacapri-Punta Faro/Gradola (Napoli); Positano, Agropoli, Castellabate, Montecorice-Agnone/Capitello, Pollica-Acciaroli/Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati, Sapri (Salerno)

BASILICATA (1): Maratea (Potenza)

PUGLIA (10): Rodi Garganico (Foggia); Polignano a Mare, Monopoli-Lido Rosso/Castello S.Stefano/Capitolo (Bari); Fasano, Ostuni (Brindisi); Ginosa-Marina di Ginosa (Taranto); Otranto, Melendugno, Salve, Castro (Lecce)

CALABRIA (3): Ciroì Marina, Melissa-Torre Melissa (Crotone); Roccella Jonica (Reggio Calabria)

SICILIA (4): Lipari-Lipari/Vulcano (Messina); Ispica Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa); Menfi (Agrigento)

SARDEGNA (7): Santa Teresa di Gallura-Rena Bianca/Capo Testa ponente, La Maddalena-Spalmatore/Punta Tegge, Palau-Palau Vecchio/Sciumara (Olbia-Tempio); Castelsardo-Ampurias (Sassari); Oristano-Torre Grande (Oristano); Tortol-Lido di Orri/Lido di Cea (Ogliastra), Quartu Sant'Elena-Poetto (Cagliari) .

 

 


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