"Le Iene 2012", Cesare Battisti: "Signor presidente Napolitano, mi conceda un giusto processo"

Cesare Battisti tornerà a far parlare di sè grazie ad un'intervista concessa a "Le Iene" edizione 2012, in onda questa sera su Italia 1 a partire dalle 21.10. L'ex terrorista dei Proletari armati si è rivolto direttamente al nostro Presidente della Repubblica: "Signor presidente Napolitano, mi dia la possibilità di difendermi. Di presentarmi di fronte ad un tribunale, oggi in Italia, e di potermi difendere, di rispondere ad un interrogatorio vero, come non e' mai successo, e così io mi comprometto a rispondere delle mie responsabilità d fronte alla giustizia italiana", è stata la sua richiesta.

Un tono fin troppo confidenziale quello utilizzato da Cesare Battisti per rivolgersi alla massima carica del nostro Stato: "Napolitano mi pare che in quegli anni era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario, quindi pare che sia rimasto avversario...Secondo me, Napolitano sa benissimo chi sono, cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Non ha bisogno che io glielo dica. Anche perché se io glielo dico lui non ci crede. E secondo me anche se ci crede non ha nessuna intenzione di crederci, di diffonderlo. Semplicemente perché Napolitano a me sembra davvero un irriducibile degli anni '70, dell'ex P.C.stalinista ecc. ecc. A me non sembra che Napolitano sia la persona adeguata per dire oggi all'Italia 'Giriamo la pagina, dimentichiamo il passato, riconosciamo le responsabilita', riconosciamo la storia, riappacifichiamoci'. Non mi pare che Napolitano stia dando esempio di questo".

Cesare Battisti ha poi affermato di considerarsi uno scrittore e di essere tutt'oggi un militante, anzi "non aver mai smesso di esserlo". Successivamente, ha chiarito di aver usato le armi negli anni '70 per azioni terroristiche ma di non aver mai sparato ad un essere umano. "Le Iene" lo hanno intervistato dalla sua casa di Cananeia, nello stato di San Paolo, dove vive assieme alla sua compagna 27enne.