Le imprese italiane tornano a chiedere credito: +5%

10 Aprile 2012   19:44  

Dopo un inizio d’anno all’insegna della prudenza torna a crescere a marzo la richiesta di finanziamenti delle imprese italiane con un incremento del 5% rispetto allo stesso mese del 2011. A evidenziare il dato e’ il Barometro Crif sulla domanda di credito, elaborato sulla base del patrimonio informativo di Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati su oltre 8 milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti business.
   Anche la domanda aggregata nei primi tre mesi del 2012 risulta in lieve crescita rispetto al corrispondente trimestre dei 2 anni precedenti (rispettivamente +0,4% e + 0,5%), ma con un calo pari all’8% rispetto al 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti e le imprese italiane avevano avuto una reazione quasi ‘di pancia’, con un picco di domanda derivante dall’aspettativa di un imminente e drammatico razionamento del credito. “Anche durante questa fase caratterizzata da una pesante incertezza circa i tempi e la consistenza della ripresa dell’economia le imprese italiane hanno dimostrato grande concretezza e reattivita’ – commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di Crif – anche grazie alla dimensione medio-piccola e alla elevata flessibilita’ che le caratterizza. D’altro canto, le imprese migliori non hanno mai smesso di investire, con particolare attenzione alla ottimizzazione dei processi, proprio per poter cogliere al meglio le opportunita’ che la ripresa del ciclo economico potra’ offrire”. Se si suddivide la domanda di credito tra Imprese Individuali e Societa’ si rileva come l’andamento risulti sostanzialmente identico, con la gia’ evidenziata inversione di tendenza nell’ultimo mese del 2011, confermata anche nei primi mesi del 2012. Dai dati per singola regione emerge invece una fotografia abbastanza differenziata, con picchi in doppia cifra della domanda di credito in Sardegna, Liguria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta, a fronte di un calo nel Lazio (-6%), in Sicilia (-5%) e nelle Marche (-5%). Infine, l’importo medio dei prestiti richiesti dalle imprese nei primi tre mesi del 2012 ha fatto registrare un incremento del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (41.975 euro contro 38.008 euro). Nel dettaglio, per le ditte individuali l’importo medio e’ stato pari a 23.028 euro contro i 19.086 euro del 2011, mentre quello delle societa’ e’ stato pari a 54.223 euro contro i 49.985 euro rilevati nel I trimestre 2011.
   ”La tendenza a richiedere prestiti con importi piu’ consistenti rispetto al recente passato potrebbe rappresentare una ulteriore conferma della preoccupazione che in questa fase sta caratterizzando il comportamento delle imprese italiane rispetto al timore di credit crunch – conclude Lodi -. Del resto, a fronte di una domanda ancora condizionata da una elevata incertezza anche l’offerta di credito e’ debole, condizionata dalla scarsa liquidita’ disponibile sui mercati interbancari e dal consistente aumento del costo della provvista che hanno influenzato negativamente la dinamica degli impieghi e determinato politiche di erogazione piu’ caute”


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