"Le luci nelle case degli altri" di Chiara Gamberale

05 Marzo 2012   18:14  
Ricordavo Chiara Gamberale alla conduzione di "Passaparola" a fianco di Luciano Rispoli, ho sempre avuto la curiosità di leggere un suo romanzo e con questa curiosità mi sono accostata a "Le luci nelle case degli altri".
Dopo la prematura scomparsa di Maria, cinque famiglie, si fanno carico di sua figlia Mandorla, legalmente adottata da Tina, ma praticamente cresciuta da tutti gli abitanti della palazzina in via Grotta Perfetta, nella periferia di Roma. Questa strana forma di affidamento comune è dettato dal profondo legame che ogni famiglia aveva con Maria, ma anche dalla sconvolgente confessione che in realtà il padre di Mandorla è uno di loro. Da qui la necessità di non turbare la bimba di soli sei anni e di contribuire tutti alla sua crescita, perchè nessuno si prende la responsabilità di sfasciare la sua famiglia confessando un adulterio.
Mandorla trascorre la sua infanzia passando da un appartamento ad un altro, per lo più facendo la parte dell'adulto, ascoltando gli sfoghi, valutando le reazioni, facendo da tramite, appianando gli attriti.
Emblematica la descrizione del suo abbigliamento che ricorre più volte nel romanzo: ballerine e pantaloni militari, ad indicare una mescolanza di stili che gli vengono trasmessi da troppe personalità diverse.
Fa molta tenerezza, Mandorla, che ogni sera si ritrova a pregare un oggetto inanimato (ora la tendina della cucina di Tina, ora il palo del lampione in piazza, ora un guardaroba) sperando di trasferirgli le sue sensazioni, le sue incertezze, la nostalgia per la sua mamma e diventare lei una "cosa" che può passare inosservata e stare finalmente in pace con se stessa e col mondo.

Il racconto della sua vita dai sei ai diciotto anni, si svolge in una sola notte; si alternano capitoli in cui parla lei in prima persona o i componenti delle sue famiglie, con scatti temporali disordinati per incastrare con un puzzle le vite dei protagonisti. La lettura risolta comunque molto piacevole e scorrevole.
Un libro che consiglierei a tutti, ma in particolare agli adolescenti, perchè calza perfettamente le inquietudini e le incertezze tipiche di questa età.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sinossi
Un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, dal timbro originalissimo...

Note sull'autore
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Chiara Gamberale (Roma, 27 aprile 1977) è una scrittrice, conduttrice radiofonica e conduttrice televisiva italiana.
Figlia del noto manager Vito Gamberale, laureata al DAMS di Bologna con una tesi in storia del cinema, ottiene la ribalta in campo letterario quando, poco più che maggiorenne, pubblica il romanzo Una vita sottile (1999), ispirato a una vicenda autobiografica e da cui viene presto tratta una fortunata versione televisiva. Seguono Color lucciola (2001) e Arrivano i pagliacci (2003).
A partire dal 2002, ha cominciato a lavorare come autrice e conduttrice televisiva. Su Rai 3 ha affiancato Luciano Rispoli a Parola mia, su Rai Uno ha condotto Gap e, di nuovo sulla terza rete, Quarto Piano Scala a Destra, programma di cui era anche ideatrice. Dal 2005 al 2008 è stata autrice e conduttrice su Radio 24, della trasmissione Trovati un bravo ragazzo.

Nel 2008 riceve Premio Campiello (Selezione Giuria dei Letterati) per il libro La zona cieca.

Collabora con La Stampa, il Riformista e Vanity Fair.

Dal gennaio 2010 conduce Io, Chiara e l'Oscuro su Rai Radio 2.

Opere  


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore