Le precarie sorti dei Co.Co.Co. della Regione Abruzzo

Stabilizzazioni sembra più improbabili

13 Maggio 2010   11:39  

180 lavoratori precari della Regione Abruzzo, rischiano in questi giorni di predere il posto.

Entrati in vario modo, in alcuni casi con contratti a termine, in altri con concorso, hanno lavorato con contratti a tempo determinato per un paio di anni e poi con contratti a progetto, i nuovi co.co.co.
Parliamo di lavoratori precari da quasi 10 anni, e in alcuni casi anche oltre, che oggi rischiano di vedere andare in fumo speranze, prespettive, impegno, in una sola parola, il futuro.

Ombre di stabilizzazioni non ce ne sono all'orizzonte, ciò che invece sembra essere imminente è, invece, la pubblicazione di nuovi bandi di concorso.

Nelle scorse settimane, intanto, in Consiglio Regionale è stato presentato un emendamento per una proroga dei contratti co.co.co, fino ad espletamento di concorso.
L'emendamento è stato bloccato e il Presidente Chiodi ha chiesto un tavolo tecnico, di cui al momento non si conoscono le sorti.

I concorsi previsti, molto probabilmente, prevederanno nel bando una serie di "paletti" tali da consentire, sì, ai precari di partecipare, ma necessariamente apriranno il campo anche tanti nuovi lavoratori.
Dopo quasi 10 anni di lavoro per la Regione Abruzzo, oggi si chiede ai precari di validare l'esperienza attraverso un concorso, come se non bastasse la dimostrazione giornaliera.
E i 180 precari hanno scelto di dimostrarla di fatto, incrociando le braccia e bloccando la macchina della Regione.
Bura bloccato, stipendi non pagati, servizi informatici fermi. Senza il lavoro di queste 180 persone il meccanismo si inceppa.

Ad oggi quindi, di certo, non si sa nulla di più. Tutte le notizie sono ferme al tavolo tecnico.
180 lavoratori appesi al filo, nell'attesa scoprire come vanno in fumo anni di lavoro.

Nel pomeriggio riceviamo in redazione una mail da parte dei precari della Regione Abruzzo o a loro riconducibile, la pubblichiamo per intero.

In riferimento all'articolo (Le precarie sorti dei Co.Co.Co. della Regione Abruzzo) pubblicato in data odierna sul Vostro sito internet, si smentisce la notizia che il personale precario sta 'incrociando le braccia e bloccando la macchina della Regione'.

Per quanto sopra, si precisa che, nell'interesse di Utenti ed Amministrazione, nessuna forma di astensione dal lavoro è stata messa in atto malgrado il futuro incerto riguardante i nostri posti di lavoro.  
 
I Precari Co.Co.Co. della
Giunta Regionale della Regione Abruzzo


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